Cuteri nominato nel Cda dell’Istituto Centrale per il patrimonio Immateriale
Gli auguri del sindaco di Saracena: «Riconoscimento di merito e competenza»

SARACENA – «Siamo orgogliosi della nomina dell’archeologo Francesco Cuteri a componente del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura. La comunità del Paese del Moscato Passito è legata alla studioso da una lunga collaborazione, fortemente voluta dall’Esecutivo Russo e destinata alla valorizzazione del centro storico che si concretizzerà, in ultimo, con la pubblicazione di una monografia realizzata insieme alla professoressa Elena Di Fede».
È quanto dichiara, soddisfatto, il Sindaco Renzo Russo porgendo, a nome dell'Amministrazione Comunale, gli auguri al celebre archeologo calabrese per una nomina giusta e di merito che premia anni di lavoro sul campo.
«Questa nomina non fa che rafforzare il legame già profondo tra Francesco Cuteri e la nostra comunità – conclude il Sindaco Russo. Con lui, in questi anni, abbiamo collaborato ampiamente su diversi progetti volti alla valorizzazione del nostro patrimonio. Siamo certi che la sua esperienza e la sua dedizione continueranno a portare frutti preziosi per il nostro territorio e per l'intera Calabria».
Francesco Cuteri è un archeologo di fama, docente di Beni Culturali e Ambientali presso l'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e specializzato in archeologia medievale e post-classica, con un'attenzione particolare alla Calabria e alla Magna Grecia.
Ha condotto numerose campagne di scavo e ricerche, contribuendo in modo significativo alla conoscenza del patrimonio archeologico del territorio. La sua nomina nel CdA dell’ICPI non è un caso, essendo questo un organismo del Ministero della Cultura italiano che si occupa della salvaguardia, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale immateriale, così come definito dalla Convenzione UNESCO del 2003. Sono numerosissimi i lavori, le ricerche e le scoperte fatte proprio dal docente catanzarese nell’ambito della riscoperta delle radici e dell’identità bizantina, dalle tradizioni alle pratiche sociali, dai riti e feste religiose, per finire alla conoscenza delle tecniche legate all'artigianato tradizionale.
La nuova monografia, frutto della collaborazione tra il professor Cuteri e la professoressa Elena Di Fede, è interamente dedicata al centro storico di Saracena. L'opera analizza approfonditamente l'evoluzione urbana, le architetture, le tradizioni e gli aspetti culturali che caratterizzano questo antico borgo calabrese. La pubblicazione mira a valorizzare il ricco patrimonio storico e identitario della comunità legata anche al culto di San Leone, ponendolo sotto una nuova luce e contribuendo alla sua conoscenza e diffusione.