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Calabria, la rivoluzione gentile dei marcatori identitari: ecco lo spot | VIDEO

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SIBARI (CASSANO JONIO) - Tutto ciò non è un caso. Basta. Liberiamoci. Respiriamo. Brilliamo di luce nostra. Con la voce intensa dell’attrice Annalisa Insardà si è chiusa domenica 20 luglio la seconda edizione del Vinitaly and the City a Sybaris. Parole che non sono solo slogan, ma il manifesto di un cambio di passo culturale: la Calabria che smette di sentirsi periferia, vittima o colpa, e sceglie di raccontarsi con orgoglio attraverso i suoi Marcatori Identitari Distintivi (MID). Lo spot, girato nel Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, prodotto dalla Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying per Arsac e presentato durante l’intervista finale di Peppone Calabrese, segna una nuova narrazione esperienziale della regione, radicata nella memoria e proiettata nel futuro.

Uno spot breve, diretto, ma forte, in cui la Calabria appare come terra capace di riscoprirsi attraverso il suo stesso passato. Una terra che smette di rinnegarsi, di sentirsi periferia, vittima o colpa, e sceglie di raccontare con orgoglio la propria identità. Non un marketing fine a sé stesso, ma un manifesto culturale.

“Noi abbiamo il compito di raccontare tutto questo” ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, spiegando come l’azione di promozione intrapresa negli ultimi tre anni su impulso del presidente Roberto Occhiuto abbia rafforzato la consapevolezza collettiva.

“Sembrava – ha proseguito Gallo – che avessimo smarrito il senso di questa storia e di questa fortissima tradizione, anche nel settore agricolo. Ci siamo vergognati di essere agricoltori; abbiamo abiurato l’agricoltura, pensando fosse solo zappa e fatica. Ma in questo ultimo scorcio abbiamo capito la forza della nostra storia, la dignità della nostra terra. Abbiamo pensato che l’unico modello di sviluppo fosse il posto pubblico e che, venendo meno, non ci fosse alternativa se non partire. Oggi invece riscopriamo orgoglio e tradizione, e da qui possiamo ripartire”.

Lo spot, realizzato da Roka Produzioni con la regia di Massimo De Masi, patrocinato dal Comune di Tarsia, in collaborazione con l’associazione culturale APS Campo Ferramonti di Tarsia e il Museo Internazionale della Memoria Ferramonti, diventa così simbolo di una rivoluzione culturale gentile, orgogliosa e radicata.

“Manifestazioni come queste – ha concluso Gallo – servono a raccontare al Paese che questa regione è capace di organizzare eventi di portata nazionale, ma soprattutto servono a noi stessi. Perché non è possibile trasferire alle prossime generazioni un patrimonio se queste stesse generazioni non lo conoscono, non lo vivono, non lo amano. Siamo la terra degli Enotri, dove tutto è cominciato. Dobbiamo avere l’ambizione della qualità e costruire sviluppo combinando il prodotto del territorio con il prodotto-territorio”.

Una Calabria che non chiede più permesso. Che alza gli occhi al cielo, radica i piedi nella sua terra, si guarda dentro. E riparte da sé, nella fierezza della sua storia, della sua bellezza, della sua identità.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.