Sibaritide nella morsa del Garbino: 40°C e raffiche bollenti, allerta incendi
Il punto del meteorologo Paolo Bellantone. Il vento di Libeccio spinge l’aria rovente sulla fascia jonica calabrese: punte di 40°C, raffiche a 50 km/h, umidità in crollo e rischio incendi altissimo. Domani ancora caldo intenso

CORIGLIANO-ROSSANO - Si è acceso il forno ventilato sulla Sibaritide da questa mattina. Un vento caldo di Libeccio sta riscaldando l'aria sulla fascia jonica della Calabria: le temperature hanno già toccato i 39°C a Corigliano-Rossano e le raffiche di vento hanno fatto registrare i 50 chilometri orari.
Ma da dove ha origine questo fenomeno? Si tratta delle stesse condizioni che si presentano in Pianura Padana con i venti da nord che provocano l'effetto fohn o favonio. In questo caso, i flussi occidentali in arrivo dal Tirreno, incontrano sul loro percorso la catena costiera calabrese, quella che divide la Valle del Crati dalla costa tirrenica.
In pratica l'aria é costretta a risalire lungo i pendii delle montagne e una volta valicate le creste, riscende verso il basso, verso la Piana di Sibari. In questa discesa, l'aria aumenta la sua velocità ed al contempo si riscalda per compressione. Ciò genere quindi venti caldi occidentali che portano le temperature ad aumentare sensibilmente e ad abbassare i tassi di umidità. Sul centro sud Italia questo vento prende il nome di Garbino.
Condizioni pericolose per il rischio incendi che trovano terreni e vegetazione secchi e si diffondono molto velocemente. Ma quanto durerà? Sicuramente oggi la giornata peggiore ma anche domani mercoledi avremo ancora condizioni simili, con temperature vicine ai 40 gradi seppur con vento in graduale attenuazione.
Il caldo continuerà tutta la settimana con condizioni secche ed assenza di fenomeni. Rischio incendi marcato e elevato rischio di colpi di calore, con disagio fisiologico per caldo.