Il Museo di Sibari ospita il Festival contro la violenza di genere
Il 23 novembre nel Museo archeologico verrà presentato “Corpi invisibili”, il nuovo libro di Antonia Caruso; l’evento segna la chiusura della terza edizione del “Che non sia solo il 25 novembre”
SIBARI - "Che non sia solo il 25 novembre” è il festival culturale organizzato da Io Calabria Magazine, dedicato al contrasto della violenza di genere presso il Museo archeologico nazionale della Sibaritide, che dimostra grazie alla direzione e visione di Filippo Demma, Direttore Parchi Archeologici di Sibari e Crotone, come iniziative del genere, possano contribuire non solo a riscoprire l’immenso patrimonio archeologico della Regione Calabria, ma diventano agente attivo di cambiamento culturale, contribuiscono quindi ad una maggiore consapevolezza civica ed inclusione sociale.
Il 23 novembre, alle ore 18, ci sarà la presentazione del libro “Corpi invisibili” di Antonia Caruso (Autore), Michela Rossi (Illustratore), Chiara Melchionna (Illustratore), dialoga con l’autrice Gemma-Anaïs Principe, archivista presso la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria, storica e critica d'arte.
«Cosa succede quando un corpo viene ignorato, nascosto o ne viene proposta una percezione diversa? Questo corpo diventa invisibile. C'è chi non deve pensare al proprio corpo, quando è in pubblico, perché conforme, adatto, "normale"; e ci sono corpi invece che vengono (e sono sempre stati) tenuti fuori dalla sfera pubblica, dai luoghi fisici, dalle narrazioni. La loro assenza non si nota, anzi, al contrario turba la loro presenza perciò "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" e questi corpi cessano di esistere, vengono dimenticati. L'idea di questo libro è quella di rappresentare i corpi invisibilizzati dal 1930 fino ai nostri tempi».