20 ore fa:Addio al maestro Longoni: il suo orizzonte mancherà al nostro glocal
19 ore fa:Arpacal pubblica il Report di balneazione 2025: da Cariati a Rocca Imperiale acque eccellenti
3 ore fa:Opere nell'Opera, nella cittadella ospedaliera di Insiti sorgerà anche una chiesa votata alla speranza
1 ora fa:Veglia Pasquale, Aloise: «Questa è la notte della Speranza. Non celebriamo solo un rito, celebriamo la Vita»
4 ore fa:Arriveranno fondi a Co-Ro, ma sono stati stanziati dalla Giunta Oliverio
19 ore fa:Ci hanno tolto pure l'acqua... ma dove vogliamo andare?
21 ore fa:Disperso in Sila: ritrovato un giovane di 32 anni
18 ore fa:Le Arcidiocesi di Rossano-Cariati e Bari-Bitonto insieme in visita a Istanbul
2 ore fa:Ugo Filippo, decano dei maestri calabresi
21 ore fa:Antonella Ruggiero super ospite nel borgo arbëreshë di Civita

Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe

1 minuti di lettura

VACCARIZZO ALBANESE - Inaspettata resurrezione questi giorni della nuova sede del Museo del Costume Arbëreshe voluta dal Sindaco Antonio Pomillo: gli spazi espositivi, curati nel dettaglio, conserveranno al meglio il ricco patrimonio. 

Nella nuova sede, che ho visitato in anteprima accompagnato dall'architetto Antonio Pignataro, l'esposizione permanente verrà riproposta in un allestimento moderno ed efficace.
 
Torna nella memoria l'ambra da sogno in cui sono avvolti questi esempi simbolici di cultura materiale, in rappresentanza dei diversi insediamenti italo-albanesi della Calabria e della Sicilia, i cui abitanti, sospinti dal destino - con il soffio delle sue guance nelle vele delle imbarcazioni cinquecentesche - hanno attraversato il mare in cerca di rifugio in terre cristiane accoglienti.

Dopo un attento restauro, il Palazzo Gigli, al centro del paese, emerge dalla crisalide della sua antica veste di sede comunale, agitando ali di tessuti pregiati, come fosse una grande acquila bizantina bicefale che vola in alto, a festoni, sotto la volta chiara cesellata dallo zaffiro più lucente, sovrastando le colline di Vaccarizzo Albanese.

Presto - nella 40º Rassegna estiva annuale del Costume Arbëreshe - l'abito regale stesso, come elemento identitario, scenderà in piazza a passo di canti e danze e dispiegherà le sue ali di mito e leggenda sopra le strade chiazzate dal sole e nei vicoli freschi, proiettando attorno arcobaleni di fiamma viva: ombre di merletti inamidati, farfalle nere con ricami gialli e rossi svolazzanti nell'aria, sprazzi d'oro e sfumature di colori senza pari (come il rosa-viola autoctono), illuminando con la felicità sospesa dei dolci istanti questo spazi ameni tra il Mar Jonio e le grandi foreste dell'altipiano silano.

Una testimonianza della gloria e della bellezza (bukuria) di una cultura meravigliosa.

Elia Hagi
Autore: Elia Hagi

Studia a Roma filosofia e teologia e comunicazioni sociali e oggi svolge a Vaccarizzo Albanese il suo ministero sacerdotale. Diventato sommelier, segue con passione la rinascita del vino calabrese con un particolare interesse rivolto ai vini identitari Arbëreshë.