Patrimoni dimenticati, la Chiesa dell'Annunziata violata e saccheggiata
Ormai poco più di un rudere depredato e lasciato in mezzo al degrado tra erbacce e spazzatura. Senza un tetto, pareti umide, un pregevole rosone andato trafugato ed un affresco ormai staccato dalla parete
CORIGLIANO-ROSSANO - Percorrendo con lo sguardo il torrente Celadi si può intravedere, lungo il sentiero, quello che rimane di un'antica chiesa, un rudere, che allo stato attuale versa nel degrado più assoluto tra erbacce e immondizia. Si tratta dell'antica Chiesa dell’Annunziata di Celadi.
Una chiesa carmelitana, come sostiene il professore Isidoro Esposito, di cui poco si sa, avvolta nel suo mistero, quasi a volersi difendere da coloro, anche i suoi stessi abitanti, che non l'hanno saputa proteggere dai saccheggi e dal passare inesorabile del tempo.
La mancanza di un tetto ha danneggiato le pareti che nel tempo hanno accumulato umidità. Da quello che resta, ben poco, si presume, orientativamente, una fondazione rinascimentale. Sulla facciata principale si aprono un portale a sesto acuto (ad ogiva) ed un oculo. L’interno doveva presentare affreschi, come quello dell'Annunziata con l'Arcangelo Gabriele completamente staccato dalla parete, ed un pregevole rosone rinascimentale andato trafugato.
Dopo anni di abbandono e disinteresse, anche da parte delle Istituzioni, l'Associazione Rossano Recupera ha deciso di prendere in mano la situazione, riportando tra i punti all'ordine del giorno, durante l'ultima riunione dell'Assemblea dei Soci: la Chiesa dell’Annunziata di Celadi. Con ciò rimarcando il suo impegno nel perseguire obiettivi di rivitalizzazione del Centro Storico.
Fonte foto: Isidoro Esposito