Domani a Co-Ro la presentazione del libro di Adriana Toman "Pregiudizio di Stato"
Un libro che offre uno spaccato della Calabria contemporanea e di come la narrazione falsata che ne mortifica l’identità stia procurando danni all’economia e allo sviluppo
CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo le iniziative di Reggio Calabria e Cosenza, ambedue caratterizzate da una larga partecipazione, venerdì prossimo, 15 Dicembre a Corigliano-Rossano il libro di Adriana Toman "Pregiudizio di Stato - Quell'Italia a sovranità limitata - Il caso Oliverio", sarà presentato alle 17.30 nel salone dell'Asp del palazzo di vetro a Rossano Scalo.
Del volume, che ha già suscitato curiosità e un notevole interesse, tanto che a pochi giorni dall’uscita è già alla seconda ristampa, dopo il saluto della dott Maria Salimbeni vice Sindaco della Città di Corigliano-Rossano, ne parleranno con l’autrice Sergio Caliò, già Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Cosenza, Nuccia Grispo, dirigente scolatico, Marco Palopoli, Presidente dell’Ass. XXV Aprile Marco De Simone e il Presidente della Camera Penale di Rossano Giovanni Zagarese.
Il Procuratore Otello Lupacchini, che di “Pregiudizio di Stato” firma una raffinata prefazione scrive: «Un racconto, quello di Adriana Toman, così intrigante da poter sembrare romanzesco, intrecciandosi in esso elementi verosimili, situazioni estreme, tranelli, ma giammai menzogne, che insieme concorrono a incrementare il piacere della lettura del testo e a garantirne il successo».
E ancora Ilario Ammendolia sulle pagine del il Dubbio sancisce che «Sembra un libro giallo e invece parla d’una storia vera».
Donata Marrazzo si è espressa dicendo che è «un saggio che fa luce su media, menzogne e pregiudizi”. Per Huffington Post, Federica Olivo: “Nel libro di Adriana Toman la vicenda personale e giudiziaria dell’ex governatore della Calabria si intreccia con la storia (recente) della Regione e del Partito Democratico».
Un libro che offre uno spaccato della Calabria contemporanea e di come la narrazione falsata che ne mortifica l’identità stia procurando danni all’economia e allo sviluppo.
«In Calabria più che altrove su questi temi c’è un serio timore a parlare, ma proprio per questo è necessario farlo da molte angolature, da quella giuridica a quella culturale, civile, storica, intellettuale – scrive la Toman in Pregiudizio di Stato – Uno stato liberale per affrontare le sue questioni non può avvalersi della legislazione emergenziale in modo permanente. Attraverso l’Antimafia, si impone un modello di cultura penalistica, come se fosse l’unico accettabile, sino a farne uno strumento ideologico per aggregare consenso».
Un pensiero quella di Adriana Toman che richiama i calabresi ed esorta a non permettere che una lettura faziosa e opportunistica continui a sfregiare questa parte del Paese ricca di storia, cultura e menti brillanti che non devono essere più costrette ad andare lontano per vedere valorizzato il proprio potenziale.