All’Ipseoa di Castrovillari un progetto sulla lettura itinerante e la scoperta dei luoghi più suggestivi della città
L'iniziativa è promossa da Aie in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Associazione Lo studio di Francesco (SdF) di Morano Calabro e l’Alberghiero “K. Wojtyla”
CASTROVILLARI - Nell’ambito del Progetto lettura #ioleggoperché Lab Calabria “Il libro e lo sport per un futuro più inclusivo”, gli studenti delle classi IV B, V B, V C, III D, IV D e V A dell’Ipseoa “K. Wojtyla” di Castrovillari, accompagnati dai docenti Daniela Zicari, Luigi Blotta, Laura De Vita, Immacolata Rosa, Graziella Gentile, Patrizia Caligiuri e Michele Messina, saranno impegnati in due uscite didattiche che li porteranno a raggiungere la Biblioteca civica “U. Caldora”.
«Durante il tragitto – si legge nella nota - i ragazzi, con libro e mappa in mano, leggeranno dei brani tratti da vari testi e parteciperanno alle attività di orienteering con punti di controllo (lanterne) posizionati in alcuni luoghi della città.
Si tratta di un progetto promosso dall’Aie in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Associazione Lo studio di Francesco (SdF) di Morano Calabro e l’Alberghiero (IPSEOA “K. Wojtyla”) di Castrovillari, dallo scorso anno sotto la guida della Dirigente scolastica, Immacolata Cosentino.
L’iniziativa, che nasce dal bisogno di avvicinare i ragazzi alla lettura e di stimolare un atteggiamento di curiosità e interesse verso il libro, permetterà ai ragazzi di scoprire i luoghi della città, di incontrare i degenti e gli operatori della Casa di cura Villa Santa Maria e di visitare la biblioteca civica “U. Caldora”. In quest’ultima avranno la possibilità di dialogare con il professor Leonardo Di Vasto, Presidente Aicc di Castrovillari, che illustrerà loro il ricco patrimonio librario in essa conservato.
Un’esperienza - concludono - tesa a conciliare il piacere della lettura con quello dello sport e la visita dei luoghi più significativi della città, partendo da Corso Calabria, proseguendo poi per Corso Garibaldi, fino a giungere alla Civita, al Castello Aragonese e, infine, al Protoconvento Francescano».