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Le origini di Gasparo Fiorino, poeta e musicista rossanese del ’500

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Tra i tanti suoi figli illustri Ros­sano annovera anche alcuni musicisti e tra questi Gasparo Fio­rino, poeta e compositore della se­conda metà del Cinquecento men­zionato da Tommaso Aceti (1687- 1749) nelle sue annotazioni, con il nome di Gaspar Florinus, inseren­dolo di diritto, fra i musicisti cala­bresi, come lo stesso riporta: con il requisito di “cantorum magister”1.

Prove in tal senso ci arrivano anche da altri autori che nel tem­po hanno avuto modo di scrivere di lui come ad esempio lo storico Alfredo Gradilone2 , anche lui ros­sanese e Francesco Caffi che lo in­serisce fra quelli che acquisirono grandissima popolarità e che, in sua breve citazione, così scriveva: «Alcune parole intorno a quattro cantori antichi, di sovrana celebrità, il nome de’ quali fu da molti echi alla posterità ripetute, come la voce loro a lungo risuonò nell’auree fornici dell’augusto delubro Marciano: cioè Ippolito Tromboncino, Peripon Cambio, il Greco Landari, Gaspare Fiorino da Rossano. Questi, verso la metà del secolo decimosesto, furono vera delizia musicale di Venezia, dappertutto cercati, dappertutto applauditi. Questi furono singolare conforto al tanto noto virtuoso patrizio Domenico Veniero, il quale per ben sei lustri seppe temprar gli acerbi cruci della invincibile infermità sua co’ quotidiani esercizi nobilissimi di musica e di letteratura. Circondavano il letto de’ suoi dolori ora gli uomini di squisita dottrina da lui costituiti nella formale sua Accademia che intitolò Venezia­na, e d’alta fama per non breve spazio di tempo ha goduto; ora le cantatrici e i cantori più soavi, diretti dall’organista Parabosco, di cui già tenni parola; fra’ quali, oltre ai quattro suddetti, meritano ricordanza speciale due illustri donzelle, Irene da Spilimbergo e Franceschina Bellamano. Il pregiato Can­zoniere del disgraziato Veniero ridonda delle poetiche lodi colle quali egli rimeritava tutti que’ suoi consolatori. Né tralascio di notar che Fiorino è da annoverarsi anche fra’ compositori di musica accademica; stampate aven­dosi nell’anno 1575 da Girolamo Scotto in Venezia alcune sue Canzonelle a tre e quattro voci»3.

Fiorino è ricordato, poi, dallo stesso Veniero che nelle sue Rime4 ne parla come celebre musico della città di Rossano. La conferma della sua grande notorietà arriva pure da Antonio Cicogna5 che nella sua opera rende noto un elenco di musicisti del XVI e XVII secolo, nel quale è annotato anche Gaspare Fiorino. Elenco precedentemente portato all’atten­zione del pubblico dall’erudito vicebibliotecario, abate Giuseppe Antonelli, esistente presso la libreria di Ferrara, nella quale si conservano 54 grossi volumi delle migliori opere musicali del secolo XVI.

Notizie storiche, delle quali si ha conoscenza, si registrano anche nel Tomo XVIII dell’Archivio Storico Italiano fondato da G.P. Vieusseux e continuato a cura della R. Deputazione di Storia Patria per le Provincie del­la Toscana, dell’Umbria e delle Marche, infatti, nell’Appendice al Capitolo I, Delle feste e dei giuochi dei Genovesi, dissertazione seconda, Saggio cronologi­co e bibliografico così è riportato: «1574. Canzonette a tre e quattro voci, in lode e gloria d’alcune signore e gentildonne genovesi, musicate da Gaspare Fiorino; Venezia, Scotto»6.

La sua notorietà lo portò anche a garantirsi una citazione nella nuova edizione illustrata del Nuovo Dizionario Grove di Musica e Musicisti di Stanley Sadie7 e la collaborazione di George Grove. Sebbene, come si è visto, non manchino alcune interessanti informazioni, non è sem­plice argomentare sulla figura di Gasparo Fiorino poiché in generale scarse sono le notizie sulla vita di questo grande compositore di Rossano; pertan­to, il presente contributo per ricomporre una breve sua biografia si avvarrà degli scrittori che hanno avuto modo di parlare di Lui. Gasparo o Gaspare Fiorino, come alcuni lo indicano, nacque in Calabria in Rossano verosimil­mente nel 1539, anche se si osserva che sulle sue origini non concordano le informazioni storiche.

Pertanto, allo scopo di fare luce sulle contraddizioni emerse, molto utile è quanto ci ricordano Giulio Le Pera e Maria Elena Murano autori di inte­ressanti note biografiche sulla vita del musicista, che così riportano: «Sul luogo di origine di Fiorino esistono notizie discordanti, soprattutto per via di un errore commesso da Schmidl, il quale, senza analizzare a fondo il pro­blema, scrive nel suo Dizionario universale dei musicisti che Gasparo Fiorino nacque a Rossano Veneto in provincia di Vicenza. […] Peraltro, attraverso l’analisi delle sue opere, è agevole inferire la sua terra natia. In particola­re, nelle opere da lui pubblicate, si riscontrano inflessioni dialettali chiara­mente calabresi e la mancanza di venetismi, per quanto egli abbia operato prevalentemente in area veneta. Non mancano poi espliciti riferimenti a personaggi, luoghi e istituzioni calabresi: nella villanella Sopra l’Accademia della Nobile Città di Rossano, lo «splendor di chiara stella», sicura guida ai «Nocchieri esperti e fidi naviganti», appare perfettamente congrua in rela­zione all’Accademia dei Naviganti di Rossano, la quale aveva appunto per impresa una nave senza attrezzi in mare tempestoso, alla scorta d’una stella, con il motto Duce secura e il distico: Virtus splendet, sum invidiae secura per undas, / Duce illa, ista fremat, gloria portus erit.

Riferimenti ad una stella che “governa” una barca senza arredi si riscon­trano anche nella canzonella dedicata alla signora Felice Orsina Colonna. Inoltre, l’appellativo di “Città”, che in Fiorino ricorre sempre, poteva essere attribuito soltanto a Rossano Calabro e non, come vorrebbero lo Schmi­dl, la Ricordi e il Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, a Rossano Veneto, giacché la prima era all’epoca, fra l’altro, sede vescovile, laddove, invece, la seconda non era altro che un grosso borgo di Bassano.»8.

Notizie contrastanti emergono anche da quanto riporta Carlo Antonio de Rosa9, secondo il quale, Fiorino “apprese la Musica sotto la direzione di Feo. Non si sa altro di lui, se non che compose alcune canzoni a tre, e quattro voci”. In proposito, osservo che quanto riportato da De Rosa appare impossibile considerando che l’esistenza del compositore e maestro Fran­cesco Feo (1691-1761), grande musicista napoletano, è successiva a quella di Fiorino che come si rileva da ampia storiografia nacque nel 1539 e morì certamente dopo il 1577.

Tuttavia, al di là di quanto finora raccontato, la nascita di Fiorino a Ros­sano, al momento, può essere sostanzialmente considerata ratificata, prima di tutto, da quanto si riferisce nella pagina di apertura della sua stessa opera La Nobiltà di Roma, nella cui descrizione si fa proprio menzione di Gasparo Fiorino, della Città di Rossano, Musico dell’Illustrissimo e Reverendissimo Signore Cardinale di Ferrara. (continua)

 

BIBLIOGRAFIA

1 T. Aceti, In Gabrielis Barrii Franciscani de antiquitate et situ Calabriae libros quinque, con adnotationes et notae, Editore Mainardus, Typographia S. Michaelis, Roma, MDCCXXXVII (1737), pp. 371, 436, 442.

2 A. Gradilone, Storia di Rossano, III, Chiaravalle, Frama Sud, ristampa del 1980, p. 488. [Nota (4) Appartengono ancora al secolo XVI altri scrittori e letterati rossanesi, dei quali ci sono stati serbati i nomi se non le opere e, tra questi, Gaspare Fiorini, chiamato magister cantorum].

3 F. Caffi, Storia della Musica Sacra nella già Cappella Ducale di San Marco in Venezia dal 1318 al 1797, volu­me II, parte seconda, G. Antonelli, 1855, Bollettino Bibliografico Musicale, Milano, 1931, pp. 49-50.

4 Cfr. D. Veniero, Rime di Domenico Veniero Senatore Viniziano, Appresso Pietro Lancellotto, Berga­mo, MDCCLI, pp. 14-15.

5 Cfr. A. Cicogna, Delle Inscrizioni Veneziane Raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio Cigogna cittadino veneto, Volume II, Editore l’Autore, Venezia Presso Giuseppe Picotti Stampatore, MDCC­CXXVII, p. 376.

6 Delle feste e dei giuochi dei Genovesi, Archivio Storico Italiano fondato da G.P. Vieusseux, Serie Terza, Tomo XVIII, presso G.P. Vieusseux, Firenze, 1873, p. 114.

7 S. Sadie, The New Grove Dictionary of Music and Musicians, XI, Macmillan Publishers, London, 1980, p. 392.

8 G. Le Pera; M. E. Murano, Fiorino, Gasparo, in Dizionario dei Musicisti Calabresi, M. Gallo (a cura di), Associazione Musicale Maurizio Quintieri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Abramo Editore, 2009, p. 171. [Cfr. C. Schmidl, Dizionario universale dei musicisti, Milano, 1929, I, p. 547 ...]

9 C. A. De Rosa, Memorie dei compositori di musica del Regno di Napoli raccolte dal Marchese di Villa­rosa, Dalla Stamperia Reale, Napoli, 1840, p. 80.

 

Franco Emilio Carlino
Autore: Franco Emilio Carlino

Nasce nel 1950 a Mandatoriccio. Storico e documentarista è componente dell’Università Popolare di Rossano, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e socio corrispondente Accademia Cosentina. Numerosi i saggi dedicati a Mandatoriccio e a Rossano. Docente di Ed. Tecnica nella Scuola Media si impegna negli OO. CC. della Scuola ricoprendo la carica di Presidente del Distretto Scolastico n° 26 di Rossano e di componente nella Giunta Esecutiva. del Cons. Scol. Provinciale di Cosenza. Iscritto all’UCIIM svolge la funzione di Presidente della Sez. di Mirto-Rossano e di Presidente Provinciale di Cosenza, fondando le Sezioni di: Cassano, S.Marco Argentano e Lungro. Collabora con numerose testate, locali e nazionali occupandosi di temi legati alla scuola. Oggi in quiescenza coltiva la passione della ricerca storica e genealogica e si dedica allo studio delle tradizioni facendo ricorso anche alla terminologia dialettale, ulteriore fonte per la ricerca demologica e linguistica