Calabria, al via il nuovo format “La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni”
Il progetto mediatico esordirà sui canali social Facebook e Youtube il 23 marzo. Racconterà le storie degli artisti calabresi più riconosciuti
CATANZARO - Un’intervista a tu per tu, tra parole e note, per scoprire storie, aneddoti e curiosità degli artisti che lavorano e producono sul territorio, rappresentando al meglio la musica contemporanea, tra ricerca e cantautorato.
Nel comunicato stampa di CalabriaSona, è questa la missione del nuovo progetto mediatico “La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni”, un format nato da un’idea di Giuseppe Marasco e Checco Pallone con la collaborazione di CalabriaSona e ItalySona.
Al centro dell’attenzione le monografie, raccontate in puntate di circa un'ora, di alcuni degli artisti calabresi più riconosciuti che hanno contribuito a generare nuovi fermenti musicali con passione, sacrificio e dedizione, andando oltre ogni stereotipo e portando la loro arte in giro per il mondo con grande professionalità e successo.
A condurre sarà lo stesso Pallone - maestro orchestratore e direttore musicale di grande esperienza, docente a contratto del Conservatorio di Cosenza - chiamato a “cucire” il racconto interagendo anche musicalmente con i suoi ospiti, duettando e accompagnandoli alla riscoperta della loro storia musicale.
L’appuntamento è previsto ogni settimana, il martedì alle ore 21, attraverso una copertura multimediale sui canali Facebook e Youtube di Calabria Sona, oltre che in tv sul digitale terrestre. Per l’esordio fissato il 23 marzo sarà di scena Cataldo Perri: uno dei più grandi esecutori di chitarra battente, nonché stimato e apprezzato autore letterario, musicale e teatrale.
«Tutti questi protagonisti meritano di raccontare la loro storia tra progetti, speranze, successi e insuccessi – commenta Pallone – all’interno di un format crossmediale pensato come una chiacchierata intima e personale che porterà a scoprire e valorizzare ogni nota o parola scritta e suonata nella nostra terra».
«L’auspicio è quello di riuscire a offrire la giusta visibilità e il legittimo riconoscimento a quella Calabria che suona e che è in grado di esprimere un patrimonio musicale da sempre ricco e variegato».