Corigliano-Rossano, Communia sul Patire: «Un risultato di cui andare fieri»
L’associazione: «Ci siamo riscoperti comunità. Un successo da cui ripartire per nuove azioni di recupero»
CORIGLIANO–ROSSANO - «"Come una piccola corda dal cielo”. In un celebre passo della "Recherche" Proust si risveglia in una lussuosa stanza di albergo e non si ricorda di chi sia la stanza. Il disorientamento che lo coglie, passa, quando la memoria “arriva come una piccola corda dal cielo", in quel preciso istante, grazie al ritorno della memoria, si ricorda chi sia e dove sia. Ricordare significa esercitare un logos sociale, ricostruire del tempo passato, eventi ed emozioni, fatti e sentimenti, significati e rituali e sottoporli alla discussione attuale. Il complesso monastico del Patire è stato la nostra “corda dal cielo”».
È quanto si legge in un comunicato stampa dell’associazione no profit Communia che così continua: «Un luogo di memoria collettiva e condivisa, a Corigliano-Rossano, perfettamente baricentrico a fondere nella sua storia l'unico Comune. Il Patire è risultato essere il Luogo del Cuore Fai più votato in Calabria. Con i suoi 5.471 voti si è posizionato al 66° posto nella classifica nazionale. Cosa che permetterà di poter partecipare al Bando del Fai, che si aprirà tra pochi giorni».
«Come si è arrivati a questo importante risultato? Con il grande impegno – aggiungono - profuso sia dal gruppo Fai Rossano, dalle istituzioni comunali, su tutti gli assessori Donatella Novellis e Tiziano Caudullo, dalle locali ProLoco, ma anche e soprattutto da noi di Communia, che non ci siamo risparmiati, come singoli e come gruppo d'azione. Abbiamo coinvolto scuole (fondamentale il loro apporto) privati, imprenditori, associazioni. Che ringraziamo di cuore, dal primo all’ultimo».
«Ci siamo riscoperti comunità. La nostra identità collettiva, - continuano - sulla scia delle teorie di Maurice Halbwachs, si è strutturata intorno a riferimenti spazio - temporali che hanno rinsaldato la memoria di un passato comune. Le tracce che ci giungono da questo passato non sono reliquie pietrificate, devono diventare scintille capaci di costruire costellazioni in cui il passato stesso possa incontrarsi con il presente per costruire il futuro. Abbiamo strappato alla dimenticanza e iniziato a recuperare agli antichi fasti il Patire. Un lavoro che continueremo a fare anche per altri beni, materiali o immateriali, nel movimento inesorabile del divenire e della metamorfosi».
«La possibilità di partecipare al Bando Fai 2021 – si legge - è di fondamentale importanza. Il bando prevede tre tipologie di intervento (per ogni luogo può essere presentata una sola richiesta):1. recupero/restauro/riqualificazione 2. iniziativa di promozione/valorizzazione 3. istruttoria presso gli Enti di Tutela»
«È possibile richiedere – spiegano - una erogazione di fondi o la promozione d'istruttorie ad Enti di Tutela ed Enti pubblici. Scopo del bando è quello di contribuire a sensibilizzare cittadini e Istituzioni invitandoli ad attivarsi e ad agire concretamente a favore dei luoghi votati, sollecitare la nascita di sinergie locali per realizzare progetti concreti che abbiano un impatto sul territorio di riferimento, stimolare l’attivazione di buone pratiche, permettere e incentivare la pubblica fruizione dei luoghi. Necessaria sarà, anche in questo caso, la mobilitazione dal basso, o dall'alto, perché la comunità si faccia carico di compartecipare con le donazioni per coprire il 20% sull’importo totale del progetto che non verrà coperto dal contributo FAI».
«Sulla sterile polemica riguardo la geolocalizzazione di Google Maps (che posiziona il complesso nell’amministrativamente estinto comune di Corigliano Calabro) è un problema di cui siamo a conoscenza, che patiscono anche diverse attività locali, e su cui da tempo stanno intervenendo sia il Fai che il Comune» concludono.