Omicidio Fabiana, 1milione di euro di risarcimento per i familiari della vittima
Il danno dovrà essere risarcito da Davide (oggi maggiorenne) e dai genitori. La sentenza è destinata a fare da “apripista”: viene stabilità una responsabilità a carico dei genitori connessa alla «inadeguatezza dell’opera educativa»

CORIGLIANO-ROSSANO - Sono trascorsi dodici anni dall'efferato omicidio di Fabiana Luzzi, la giovane di 16 anni brutalmente accoltellata 24 volte e bruciata viva dal suo ex fidanzato, Davide Morrone, all'epoca non ancora maggiorenne. Nei giorni scorsi a Corigliano-Rossano si è tenuta proprio una manifestazione in suo ricordo, in occasione della quale abbiamo raccolto la testimonianza del padre della vittima, Mario Luzi: «Noi siamo stati condannati a vita» ha più volte ripetuto.
Madre, padre e sorelle di Fabiana hanno intentato una causa civile davanti al tribunale di Castrovillari, chiedendo il risarcimento del danno subito. Il processo, istruito dal giudice Eduardo Bucciarelli, ha visto come parti citate in giudizio i genitori e lo stesso omicida. La causa è stata definita, con deposito della sentenza, nel febbraio scorso.
I magistrato giudicante ha disposto la liquidazione complessiva di un milione di euro a favore dei familiari di Fabia a Luzzi e la sentenza è diventata definitiva.
Il danno dovrà essere risarcito da Davide (oggi maggiorenne) e dal padre e dalla madre sul presupposto d’una responsabilità materiale per ciò che attiene all’esecutore e di un profilo di colpa riguardo ai suoi stretti
congiunti.
Con la sentenza, che appare destinata a fare da “apripista” in vicende riguardanti fatti delittuosi posti in essere da minori, viene stabilità una responsabilità a carico dei genitori connessa alla «inadeguatezza
dell’opera educativa» svolta nei confronti del figlio.
Il magistrato estensore della sentenza, dopo l’audizione dei testimoni compiuta in sede istruttoria, sostiene «l’inidoneità dell’opera educativa posta in essere dai genitori, rispetto alla quale alcuna valenza probatoria assumono le generiche circostanze dedotte a sostegno dell’assolvimento
del relativo dovere».
(fonte Gazzetta del Sud)