Controlli ambientali nell’alto Jonio cosentino: diversi sequestri da parte dei Carabinieri Forestale
A Montegiordano estirpato un bosco di macchia mediterranea; a Rocca Imperiale livellato terreno senza autorizzazioni; a Roseto Capo Spulico sequestrato un vecchio impianto di depurazione
COSENZA – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Oriolo unitamente ai colleghi di Trebisacce e Castrovillari hanno nelle scorse settimane effettuato una serie di controlli ambientali lungo la fascia ionica di competenza.
Controlli che hanno accertato in località “Masseria Solano” del Comune di Montegiordano una estirpazione e soppressione di un bosco di macchia mediterranea su un appezzamento di terreno interessato da alcuni lavori di recente esecuzione. I lavori sono stati eseguiti in area vincolata senza le dovute autorizzazioni per cui si è proceduto al sequestro dell’area e alla denuncia dell’esecutore materiale dei lavori proprietario del terreno.
Altro sequestro è avvenuto in località “Santa Venere” di Rocca Imperiale dove sono stati effettuati lavori di sbancamento e livellamento di terreno in assenza delle dovute autorizzazioni previste. Nello specifico, i lavori hanno interessato una superficie con estensione di circa 12.000 metri quadri dove erano ben evidenti i segni dei cingoli impressi da un mezzo meccanico, utilizzato per compiere tali lavori.
Anche in questo caso l’area sottoposta a vincolo idrogeologico è stata posta sotto sequestro e il proprietario denunciato perché i lavori eseguiti in assenza dei titoli autorizzativi prescritti.
Altro sequestro è infine avvenuto in località “Civita” agro di Roseto Capo Spulico, presso il vecchio impianto di depurazione acque reflue urbane dove sono stati rinvenuti 120 metri cubi di fanghi essiccati prodotti in passato come si evince dalla vegetazione spontanea radicata all’interno delle vasche presenti nell’impianto che testimoniano il prolungato stazionamento degli stessi al suo interno.
L’impianto inoltre risulta privo di qualsiasi recinzione o impedimento tale da poter garantire la sicurezza. Si è pertanto proceduto al sequestro dei fanghi e al deferimento dell’Amministrazione Comunale per smaltimento illecito di rifiuti.