di SERAFINO CARUSO Si è appena conclusa la cerimonia di inaugurazione della panchina rossa consegnata dal Circolo della Stampa di Cosenza "Maria Rosaria Sessa" e offerta dall'azienda Caffè Aiello. In ricordo della giornalista rossanese Maria Rosaria Sessa (uccisa vicino Cosenza il 9 dicembre 2002) e di tutte le vittime di femminicidio. Alla cerimonia hanno partecipato autorità politiche, militari e istituzionali del territorio. C'erano anche i genitori di Maria Rosaria Sessa, Santo e Gina, oltre ai fratelli Nazareno e Pino con le relative famiglie. L'amica di sempre, la collega giornalista Emily Casciaro, che ha coordinato l'evento. Presenti anche il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, il Prefetto di Cosenza, Giancarlo Tomao, il Questore di Cosenza, Giancarlo Conticchio, il comandante provinciale dei Carabinieri, Piero Sutera, il Procuratore della Procura della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo. Per l'azienda Caffè Aiello presente Emilio Aiello. Presenti i soci del Circolo della Stampa di Cosenza, guidati dal Presidente Franco Rosito, e varie associazioni di donne. Presente anche la famiglia di Roberta Lanzino (uccisa vicino Cosenza il 26 luglio 1988).
UN MOMENTO EMOZIONANTE IN RICORDO DI MARIA ROSARIA E DELLE VITTIME DI FEMMINICIDIO
Hanno allietato l'emozionate cerimonia gli intermezzi musicali del Coro polifonico del liceo musicale “Lucrezia Della Valle”. I ragazzi del Liceo scientifico "E. Fermi" hanno consegnato delle piccole pergamene con poesie d'amore. Gli studenti dell'Istituto Tecnico per Geometri "Quasimodo" di Cosenza hanno consegnato alla famiglia di Maria Rosaria Sessa una targa con una scarpetta rossa con delle ali e con su scritto la seguente frase: "La forza di un uomo sta nel cuore, non nelle braccia, perché chi ti ama ti accarezza, non ti picchia". Suggestivo il momento della consegna della panchina rossa. La memoria di Maria Rosaria Sessa è sempre viva in tutti i rossanesi e i cosentini. Una giornalista brava e professionale, strappata con ferocia dalle braccia degli amici e della famiglia. Tanta emozione, ma anche tanta consapevolezza di quanto acccade ogni giorno contro le donne. Affinché si sensibilizzino sempre di più le coscienze verso un problema che, nonostante leggi, manifestazioni e forze dell'ordine, non cenna minimamente a diminuire. Occorre lavorare molto sulla cultura, quindi nelle scuole, ma anche con i vari servizi di assistenza sociale degli Enti comunali e ospedalieri. La violenza, contro qualsiasi genere, deve essere fermata soprattutto con la prevenzione.