Difficile gestire ancora per altri giorni i 30
minori non accompagnati ospitati presso il
palazzetto dello sport di località Brillia. Anche se chi è impegnato in questi giorni in tutte le attività connesse al controllo dei minori, che vanno tra i 15 e i 17 anni, sbarcati nei giorni scorsi nel
porto di Corigliano, non lo dichiara espressamente, però le condizioni di difficoltà sono abbastanza evidenti. Qui non si vuole buttare la croce addosso a nessuno, tenuto conto che comunque i servizi sociali del comune ausonico, con in testa l’assessore
Marisa Chiurco, hanno fatto e stanno facendo di tutto per lenire al massimo i problemi di questi ragazzi fuggiti da condizioni sociali e umane drammatiche, però è altrettanto vero che il palazzetto dello sport non è struttura idonea per poter ospitare dei ragazzi. Da qui difficoltà evidenti, anche sotto il profilo del controllo quotidiano dei 30 migranti. Infatti nella mattinata del 2 giugno alcuni operatori della cooperativa “Strade Nuove” che svolgono il proprio lavoro all’interno del palasport, si sono resi conto che ne mancavano cinque. Li hanno cercati dappertutto ma senza risultato alcuno. Così si sono recati ieri mattina presso la locale caserma per denunciarne la scomparsa, ma una volta fatto ritorno al palazzetto gli operatori hanno avuto la felice sorpresa che i “fuggiaschi” erano ritornati. Ma questo è solo uno dei tanti aspetti delle difficoltà che le autorità locali sono costrette a superare quotidianamente. Oltre agli evidenti problemi logistici, legati al vestiario, all’equipaggiamento necessario per dormire, ci sono quelli legati a problemi di natura sanitaria, anche perché qualcuno degli ospiti presenti nella struttura necessità di controlli medici, che comunque già ci sono stati, ma che comunque vanno ripetuti. Ci sono problemi che riguardano la socializzazione di questi ragazzi. Cosa far svolgere ogni giorno a questi minori affinché possano vivere una giornata priva di quei momenti comunitari che sono necessari. Ecco perché vi è l’impegno da parte del comune affinché la permanenza dei 30 migranti nella struttura di località Brillia possa terminare a breve, infatti vi sarebbero contatti quotidiani con prefettura e ministero degli interni, affinché già a partire da lunedì prossimo un primo gruppo di ragazzi possa essere trasferito in strutture idonee. Questa è almeno la speranza, poche le certezze.
Fonte: La Provincia