Il 12 dicembre anche la Cgil Calabria scende in piazza: proclamato un nuovo sciopero generale
Il sindacato chiede di aumentare salari e pensioni, di fermare l'innalzamento dell'età pensionabile, di dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione
CROTONE - Si terrà a Crotone la manifestazione regionale per lo sciopero generale indetto dalla Cgil il 12 dicembre. Dopo lo scorso 25 ottobre quando a Roma oltre 200 mila persone hanno protestato contro la manovra finanziaria, la Cgil, rimasta inascoltata, ha deciso di proclamare un nuovo sciopero generale.
Tanti i temi che compongono la piattaforma dall'iniziativa tra richieste, proposte e rivendicazioni. In particolare il sindacato chiede di aumentare salari e pensioni, di fermare l'innalzamento dell'età pensionabile, di dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione. La Cgil chiede «vere politiche industriali e del terziario, una riforma fiscale equa e progressiva».
Filoni importanti che incidono pesantemente sulla qualità della vita del Paese e che hanno un peso ancora maggiore in Calabria. «La nostra regione - scrivono - si conferma uno dei territori con i salari e le pensioni più basse d'Italia. Il tutto mentre i giovani continuano a partire e ad andare via, lasciando dietro di sé una regione sempre più anziana e che va verso la desertificazione».
Per Cgil Calabria «è urgente invertire la rotta, investire su lavoro e occupazione e stipulare un patto per la Calabria per arginare l'emorragia di giovani che lasciano questa terra in cerca di più opportunità e più servizi». Ecco perché il sindacato guidato da Gianfranco Trotta propone incentivi sulle politiche del lavoro per tamponare il fenomeno, in aggiunta a strumenti per fare rientrare chi già lavora fuori.
«Importante deve essere anche l'impegno per gli anziani. Attualmente in Calabria costituiscono il 24 per cento della popolazione ed entro il 2050 saranno il 36 per cento. I non autosufficienti sono 150mila e le attuali politiche per loro non sono adeguate!». La scelta di tenere la manifestazione regionale a Crotone non è casuale. Crotone è diventata, suo malgrado, il simbolo della deindustrializzazione, delle mancate infrastrutture, di una lunga storia di rifiuti tossici e bonifica. Ma anche un importante centro penalizzato dai trasporti, con un diritto alla mobilità fortemente limitato. «È da qui che vogliamo ripartire per rivendicare politiche economiche, salariali, sociali, industriali che rilancino il Paese e la Calabria. Il 12 dicembre scendiamo in piazza e facciamoci sentire!» concludono.