Sinergia per la giustizia: la città (tutta) si mobilita per riaprire il tribunale
Tra politica, cittadini e amministrazione, dalla piazza di Rapani, nasce un fronte comune per la riapertura dell’ex tribunale: confronto pubblico, impegni concreti e speranza rinnovata per un presidio di giustizia da restituire al territorio

CORIGLIANO-ROSSANO – Ieri, 1 agosto, davanti all’ex tribunale di Rossano, il senatore Ernesto Rapani ha riacceso i riflettori su una possibilità concreta: restituire il presidio di giustizia, chiuso nel 2012, ad una città e ad un territorio che non hanno mai smesso di reclamarlo (leggi qui). Ma l’eco delle sue parole è stato solo l’inizio. Ieri sera la politica che si è assunta l’onere di questo impegno ha, sì, parlato ma a parlare è stata anche la piazza. Al termine dell’intervento infatti è rimasta lì, in attesa di chiarimenti e conferme sull’iter e sui tempi.
Mentre il Ddl sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie sembra farsi concreto, l’incontro ha offerto un momento di confronto pubblico necessario per comprendere fino in fondo le possibilità che si aprono con la stesura dello schema di disegno di legge. Alcuni erano speranzosi, altri cauti, altri ancora amareggiati per gli anni di lotte infruttuose. Tutti però consapevoli di un fatto: questa volta qualcosa potrebbe muoversi davvero.
A riconoscere l’impegno e ribadire l’importanza di perseguire gli obiettivi al di là degli schieramenti politici e ideologici è stato l’avvocato Maurizio Minnicelli, tra quelli che hanno sempre tenuta alta l’attenzione sulla vertenza: «Col Senatore abbiamo recuperato quell’assenza di interventi per lo scippo subìto e pertanto bisogna dargliene atto. Portare avanti questa battaglia è un dovere, una responsabilità che dobbiamo assumerci tutti. Le notizie che oggi ci ha offerto aprono a una prospettiva seria e praticabile».
Ma l’evento ha anche registrato assenze pesanti – quella del più volte citato sindaco Flavio Stasi – e questo ha generato ulteriore malcontento e innescato polemiche, soprattutto sull’atteggiamento velatamente ostruzionistico del primo cittadino. A smorzare le provocazioni, alcuni assessori e consiglieri di maggioranza. Il primo ad intervenire è stato Mauro Mitidieri che ha ribadito la piena disponibilità a collaborare: «Noi – ha dichiarato a nome anche dell’amministrazione - non dobbiamo dimostrare di essere uniti, dobbiamo essere realmente uniti».
Un passaggio lo ha poi dedicato ai lavori avviati nella struttura del tribunale, prova dell’impegno concreto dell’amministrazione: «Se questi momenti sono utili ad informare tutti su quanto è stato fatto, è bene i cittadini sappiano quanto si è spesa l’amministrazione. Abbiamo dato incarico alle ditte per il ripristino dei sistemi di climatizzazione, individuato alcune sale per l’espletamento dei concorsi, ritinteggiato le aule, abbiamo eseguito degli interventi sul tetto dell’edificio, abbiamo sostituito gli infissi. Certo, non sono interventi che rendono l’edificio idoneo ma ci abbiamo lavorato e ci stiamo lavorando con impegno».
Marinella Grillo, in qualità di assessore con delega al Patrimonio, sulla scia di quanto affermato da Mitidieri ha precisato che «l’amministrazione, in realtà, ha completato tutti i lavori che sono stati inseriti nella relazione successiva al sopralluogo avvenuto nel novembre 2024 e lo ha fatto nei tempi. Nel frattempo – ha aggiunto Grillo – l’edificio è stato anche accatastato e questo ci consentirà, finalmente, di poter accedere ai finanziamenti per l’efficientamento energetico che finora ci erano preclusi».
«Come assessore con delega al Patrimonio – ha chiosato - offro piena disponibilità affinché il tribunale venga riaperto al più presto».
Accanto ai dubbi sulle intenzioni dell’amministrazione si sono però levate anche voci più concilianti, ma non per questo meno decise. È il caso del consigliere regionale, Giuseppe Graziano, che ha invitato tutti alla collaborazione, sottolineando quanto la presenza di consiglieri e assessori all’evento è da considerarsi come un segnale chiaro, da salutare con ottimismo. «Sono sicuro che l’amministrazione farà quanto le verrà richiesto. La presenza di tanta gente in piazza – ha poi osservato – è la prova che la questione del tribunale è ancora una questione viva e urgente per i cittadini. Il Senatore si è assunto la responsabilità di una battaglia difficile entrando appositamente in Commissione Giustizia e bisogna riconoscerne il coraggio. Noi – ha ribadito ancora il Presidente di Azione Calabria e promotore della Proposta di Provvedimento Amministrativo che ha di fatto impegnato la Regione a farsi carico delle spese logistiche del tribunale in caso di riapertura - abbiamo fatto la nostra parte assumendoci l’impegno economico per le spese di gestione, di questo il Ministero terrà conto nella valutazione».
La serata si è quindi conclusa con i saluti e i commenti informali degli intervenuti. Tra confronti improvvisati e dubbi sul futuro si è comunque riaccesa una speranza. Perché quella struttura, simbolica e concreta allo stesso tempo, è oggi anche altro, è il luogo in cui la città intera si misura con i propri limiti e le proprie aspirazioni ma, soprattutto, con i propri – sempre più urgenti – bisogni.