1 ora fa:Il Parco archeologico della Sibaritide celebra l'8 Marzo con la mostra "Donna"
16 ore fa:Strategia sul porto, al via il tavolo tecnico regionale che porterà al varo del Documento di Programmazione
2 ore fa:Il Parco Nazionale del Pollino è senza presidente da due anni, Orrico (M5s) interroga il Ministro dell'Ambiente
Adesso:La nuova Sibari-Co-Ro garantirà lavoro a centinaia di persone del territorio
3 ore fa:8 Marzo, Fisascat Cisl Calabria: «Sindacati e contrattazione essenziali per invertire la rotta»
17 ore fa:La Film-Cisl in prima linea per promuovere inclusione e partecipazione
1 ora fa:L'Ipseoa di Castrovillari incontra il Centro per l’Impiego per il Progetto Mirai
30 minuti fa:Ancora un'auto distrutta dalle fiamme nella notte a Corigliano-Rossano
15 ore fa:Cala il sipario sulla 67esima edizione del Carnevale di Castrovillari
15 ore fa:Il Movimento del Territorio denuncia i disagi in Via Aquilino: «Residenti convivono con fogna a cielo aperto»

La nuova Sibari-Co-Ro garantirà lavoro a centinaia di persone del territorio

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Il nuovo raccordo stradale a quattro corsie tra Sibari e Corigliano-Rossano (Coserie) rappresenta un’opera strategica sotto diversi punti di vista: dalla sicurezza allo sviluppo del territorio per finire al fronte occupazionale. Una nuova SS106, infatti, non solo consentirà di bypassare i pericoli dell’attuale sede stradale compresi nel tratto urbano della terza città della Calabria, disseminata di svincoli a raso (112 in tutto) e di croci che ricordano le tante vittime che negli anni hanno perso la vita su questo asfalto; non solo, inoltre, dovrebbe sostenere un nuovo sviluppo, atteso che quei 28 km da Coserie alla SS534 mettono in connessione tutti i punti nevralgici del territorio (Porto, aree industriali, aree commerciali, poli produttivi, nuovo ospedale e i due centri abitati di Co-Ro); ma la nuova strada potrebbe rappresentare un vero e proprio slancio per l’occupazione e per la continuità lavorativa per centinaia di lavoratori di questo territorio.

Ed è quello che oggi ci ricordano il segretario regionale di Fillea Calabria, Simone Celebre, ed il segretario comprensoriale della Cgil, Andrea Ferrone. «Auspichiamo che Anas – si legge nella nota - possa pubblicare il bando di gara in primavera, consentendo così l’inizio dei lavori sul nuovo tratto della SS 106 già il prossimo anno. Questo rappresenterebbe una preziosa opportunità di "continuità lavorativa" per i nostri operai, che, dopo aver concluso la loro preziosa opera sui cantieri del 3°Megalotto (la Sibari-Roseto), si troveranno pronti ad affrontare nuove sfide professionali».

Insomma, una congiuntura favorevole che, qualora si attivasse un processo virtuoso, potrebbe generare lavoro da qui e per i prossimi due decenni. Se, infatti, le intenzioni del Governo e della Regione, di ammodernare l’intero tratto calabrese della Statale jonica, dovessero essere confermate (anche se trovare le risorse necessarie non sarà semplice), subito dopo il tratto della Sibari-Co-Ro c’è l’altra e più importante sfida: la Rossano-Crotone, un grande opera (di cui il PFTE è già in itinere) che nei prossimi anni – qualora, ribadiamo, dovesse esserci volontà politica – potrebbe essere realizzata garantendo, appunto, continuità lavorativa.

1,2 miliardi di euro "iniettati" nell'economia locale

Nel frattempo, però, ci sono i circa 1,2 miliardi di euro della Sibari-Co-Ro che dovrebbero essere messi a terra. Tra l’altro, nei prossimi giorni sapremo anche l’esatta connotazione ed entità dei fondi per la nuova strada. Soldi, questi, che dovranno essere investiti, quasi totalmente, nel comune di Corigliano-Rossano con evidenti ricadute economiche anche per l’economia locale. Non solo manodopera ma anche, immaginiamo, le materie prime e i servizi che serviranno alla realizzazione della strada dovranno essere attinti e/o forniti proprio da questo territorio.

Nei giorni scorsi, ad esempio, abbiamo scritto come il porto di Corigliano-Rossano, in questi anni, stia avendo un ruolo centrale nella movimentazione di mercantili proprio per la produzione di cemento destinato ai cantieri del Terzo Megalotto.

Insomma, una sfida epocale che questo territorio e questa città non può permettersi di perdere. Anche perché questi lavori, tra le altre e tante cose, genereranno manodopera qualificata che – come abbiamo spesso ricordato – in questo territorio al momento manca. A titolo esemplificativo: se un tempo per realizzare un’opera edile serviva tanta manovalanza oggi servono figure professionali specifiche, inquadrate e soprattutto tecnici capaci di tradurre in manufatti le diverse tecnologie.

Una lunga trafila politico-istituzionale giunta al termine

Intanto, dicevamo, la Cgil – da sempre in prima linea nella vertenza della centosei jonica – che plaude agli ultimi, importanti e definitivi step propedeutici alla realizzazione dell’opera. «Con grande soddisfazione – scrivono ancora Celebre e Ferrone - accogliamo la notizia che il Consiglio Comunale ha discusso e ratificato, seppur a maggioranza, nei giorni scorsi, il parere favorevole espresso dal Sindaco Flavio Stasi durante la conferenza dei servizi … Questo rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di un’opera fondamentale per la mobilità e lo sviluppo infrastrutturale della nostra Regione … La ratifica, sebbene non fosse formalmente necessaria essendo un’opera commissariata, rivestiva un’importanza strategica per evitare possibili ritardi nella realizzazione delle opere, una volta avviati i lavori. Avevamo sottolineato come la mancata ratifica potesse influenzare negativamente la collaborazione con gli enti coinvolti, come Anas, e la velocizzazione del processo».

Inoltre, i due segretari hanno fatto un plauso alla Giunta Regionale per aver deliberato lo schema di intesa istituzionale tra la Regione e il Commissario Straordinario per gli interventi strutturali sulla SS 106 Jonica.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.