L'Alto Jonio si riunisce in difesa della causa del popolo palestinese
Nel cuore del centro storico di Rocca Imperiale, nell’Art Room di “Palazzo Pucci”, si è parlato del destino di questo popolo martoriato dalla fame e dalla guerra

ROCCA IMPERIALE - L’Alto Jonio si interroga sul dramma di Gaza. E si indigna, alza la voce. Accade nella terzultima tappa della “Festa delle LiberAzioni 2025”.
Siamo nel cuore del centro storico di Rocca Imperiale, nell’Art Room di “Palazzo Pucci”, e si parla del destino del Popolo Palestinese. A organizzare sono il neonato Circolo dell’Alto Jonio di Rifondazione Comunista e il Laboratorio Politico di Sinistra al Quadrato.
L’evento di giornata è “Non in mio Nome” e l’argomento è il dramma palestinese. La platea è affollata anche di giovani ed è un dato confortante. A presentare la serata è l’attivista politica rocchese Angela Di Leo. La giornalista pugliese Cinzia Santoro dialoga con l’ospite d’onore Mohammad Afhanè, presidente della comunità palestinese di Puglia e Basilicata. La fine lettrice Pasquina Filomena recita alcuni brani sulla questione-Gaza.
La serata è un faccia a faccia franco e mai retorico sulla situazione in Medio Oriente. Dalla platea si registrano ulteriori spunti da alcuni ospiti autorevoli come l’ex vice sindaco di Oriolo Vincenzo Diego, il leader di Sinistra al Quadrato Pasquale Corbo, il giornalista Luigi Pandolfi e il neo segretaria di Sinistra Italiana “Alto Jonio” Giorgio Delia.
Il presidente Afhanè spiega la posizione dei palestinesi e propugna la non violenza per sconfiggere la violenza dell’esercito israeliano. Ma bisogna fare in fretta: perché a Gaza si muore ogni giorno e il prezzo maggiore lo pagano i più innocenti, i bambini (e.v.p.).