Il Mit sospende il decreto sugli Autovelox della Statale 106: «Si allunga l’agonia degli automobilisti»
La decisione è stata presa su indicazione del ministro Salvini «perché sono necessari ulteriori approfondimenti». Per il Codacons «gli enti locali continueranno a usare apparecchi non omologati e gli automobilisti multati ad impugnare le sanzioni»

CORIGLIANO-ROSSANO – Si torna a parlare di autovelox, strumenti il cui utilizzo ha sollevato nel tempo non poche polemiche. A questa tematica avevamo dedicato lo scorso anno anche un sondaggio che aveva rivelato che, per la maggior parte dei cittadini, questi non rappresenterebbero un vero deterrente, ma solo uno strumento utile a rimpinguare le casse dei Comuni.
Ma torniamo all'oggi: il Mit, su indicazione del vicepremier e ministro Matteo Salvini, ha sospeso lo schema di decreto che regolamenta l’uso degli autovelox e che era in fase di trasmissione a Bruxelles.
La decisione è stata presa «perché sono necessari ulteriori approfondimenti» si legge nella nota del dicastero. La scelta del Ministero era quella di abilitare, tramite decreto attuativo, tutti gli autovelox di ultima generazione, approvati dopo agosto 2017 dal decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno n. 282. Si trattava di dodici modelli tra cui i T-Exspeed presenti e sequestrati anche sulla Strada Statale 106 Jonica con un’omologazione automatica, mentre quelli che erano stati approvati prima, dovevano essere disattivati fino all’avvenuta omologazione.
La decisione del Mit ora mettere fine alla pioggia di ricorsi dopo a seguito della sentenza della Cassazione del 18 aprile 2024, quando ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono valide se il dispositivo che le ha comminate non è omologato.
Ricordiamo che il 29 luglio del 2024, a seguito delle indagini delegate dalla Procura di Cosenza, era stata accertata la non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con tale strumentazione lungo la SS 107, la SP 234 e la SS106 e, pertanto, gli autovelox erano stati sequestrati anche nel nostro territorio.
Il decreto attuativo sugli autovelox è composto da sette articoli e da un lungo allegato tecnico con caratteristiche, requisiti, procedure di omologazione, taratura e verifica di funzionalità dei dispositivi e sistemi per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità che il Mit avrebbe dovuto inviare a Bruxelles. L’UE avrebbe avuto tempo sino al 24 giugno per inviare a palazzo Chigi eventuali osservazioni, prima che il provvedimento fosse successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana ed entrare definitivamente in vigore entro l’estate.
Il Codacons, commentando la nota del Mit, ha affermato che «la sospensione del decreto sugli autovelox allunga l’agonia degli automobilisti e accresce ancora di più la confusione nel settore delle multe per violazione del Codice della strada».
«Dopo anni di attesa - continua Codacons- e di sentenze controverse che hanno di fatto bocciato gli autovelox approvati ma non omologati, si assiste ad un nuovo rinvio nella risoluzione di una questione che ha portato ad una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti e generato grande confusione sulla certezza delle multe stradali. L’eccesso di velocità continua ad essere una delle prime cause di morti, feriti e incidenti sulle nostre strade, e a maggior ragione il decreto del ministero era fondamentale per mettere fine alle carenze normative che portano i Comuni ad usare apparecchi fuorilegge e i giudici di pace e i prefetti ad annullare le multe».
La conseguenza della sospensione, avverte quindi il Codacons, «sarà che gli enti locali continueranno ad usare apparecchi non omologati e gli automobilisti multati ad impugnare le sanzioni elevate dagli autovelox».