I bambini del plesso Gran Sasso al freddo e al gelo da novembre e il Comune non sa nulla
L'impianto di riscaldamento all'interno del plesso scolastico di Rossano scalo sarebbe malfunzionante da ormai tre mesi nella totale indifferenza del Comune. Nessuno fino ad oggi è intervenuto e i genitori denunciano: «Abbiamo intere classi malate»
CORIGLIANO-ROSSANO – Il freddo punge e l’indifferenza ancora di più, soprattutto quando è in gioco la salute dei bambini. Proprio i piccoli alunni della scuola Primaria di Via Gran Sasso, a Rossano scalo, da settimane battono i denti a causa di un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. A denunciare questa situazione che travalica i limiti della tollerabilità sono i genitori dei bimbi. «Da novembre – dicono - i termosifoni sono spenti, lasciando i nostri figli esposti a temperature inaccettabili per un ambiente scolastico».
«Nonostante gli sforzi compiuti dalla dirigente scolastica e dai docenti (a quanto pare i locali sono stati forniti di stufe soprattutto in questi giorni di freddo polare, ndr) – prosegue la segnalazione - la situazione non ha trovato soluzione». Secondo quanto emerso dalle prime verifiche attraverso gli uffici comunali, il problema non riguarderebbe l'intera struttura, ma si concentra esclusivamente sul piano terra. Dove una possibile occlusione all’interno del sistema di riscaldamento sarebbe diventata la causa principale del problema che sta vivendo la comunità scolastica.
Al netto del disguido tecnico, che può anche starci, ad essere intollerabili e incomprensibili sono i tempi di intervento. Atteso che – per quanto sostengono i familiari dei bambini – questa situazione si protrae nientemeno che dal mese di novembre. Insomma, ci sarebbe tutta la pausa natalizia utile a poter intervenire e, invece, a quanto pare, nessuno all’interno del palazzo comunale sapeva nulla di quanto stava accadendo in quel plesso che – tra l’altro – è uno dei più grandi e importanti dell’area urbana rossanese.
Tant’è che ad oggi gli alunni sono ancora costretti a stare a casa, alcuni addirittura – come sostengono ancora i genitori - a causa di malanni provocati dal freddo. «È una situazione - dicono - che desta preoccupazione tra le famiglie perché il benessere e la salute dei bambini devono essere preservati».
Ovviamente viene da chiedersi perché, nonostante i lavori già eseguiti nei mesi scorsi (nel plesso di Gran Sasso è stata di recente sostituita la caldaia), non si riesce a ripristinare un normale funzionamento del riscaldamento? La risposta a questa domanda deve stare nei fatti con azioni concrete da parte di chi ha la responsabilità di garantire un ambiente sicuro e confortevole agli studenti ma anche agli insegnanti e ai collaboratori.