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Sicurezza e sostenibilità dell'edilizia scolastica: a che punto siamo?

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CORIGLIANO-ROSSANO – Oggi, 22 Novembre, si celebra Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole che ha come obiettivo quello di sensibilizzare sui temi della sicurezza, della prevenzione dei rischi naturali (sismico ed idrogeologico) e del cambiamento climatico nell’ambienti scolastici. A stilare il report che monitora lo stato di salute degli edifici in cui si svolgono le attività didattiche è Cittadinanzattiva, un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. 

Quanto sta avvenendo dal punto di vista climatico ci mette difronte all’urgenza di arginare questi cambiamenti e di rendere più sicuri gli spazi che abitiamo. Questo, come spiega la coordinatrice di Cittadinanzattiva, Adriana Bizzarri, «richiede accordi internazionali e programmi di interventi preventivi importanti e di lunga durata ma anche la necessità di attrezzare le popolazioni locali e le scuole affinché adottino, a loro volta, procedure e comportamenti per mitigare e prevenire eventuali danni e salvare vite umane».

Tra le iniziative portate avanti c’è sicuramente il programma Impararesicuri, basato su tre principali pilastri che si realizzano ogni anno: il monitoraggio civico degli edifici scolastici, la Giornata nazionale della sicurezza delle scuole, il Premio delle Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute a Scuola “Vito Scafidi” a cui si collegano attività ed iniziative che variano di anno in anno.

Ma quel è lo stato di salute degli edifici scolastici calabresi e quali sono le categorie prese in esame da questo studio? Partiamo dal dato sul periodo di costruzione. In Italia gli edifici scolastici sono 40.133 e di 7.069 non si conosce ancora il dato relativo all’anno di costruzione. Il dato è grave anche se decisamente migliorato rispetto a quello dell’anno scolastico 2021-2022 in cui gli edifici senza riferimenti sull’anno di costruzione erano ben 10.571. «Gli edifici costruiti prima del 1976 – si legge nel Report - sono 18.889, pari al 47% del totale. Secondo i dati di Open Polis la situazione è particolarmente critica nel Mezzogiorno e nelle Isole, dove il degrado degli edifici scolastici è maggiore: il 18% degli edifici scolastici è classificato come “vetusto” e solo il 13% è stato progettato secondo le norme antisismiche».

I dati

Questa la situazione a livello regionale:

Se si interrogano i dati relativi all’agibilità, al collaudo statico e alle misure di prevenzione degli incendi noteremo che per la Calabria ben il 74,39% degli edifici risulta senza certificazioni di agibilità. Il 49,16% non è in possesso del collaudo statico mentre il 70,09% non possiede la certificazione di prevenzione incendi.

Nell’Open data del Ministero dell’istruzione e del Merito sono riportati i dati relativi all’anno scolastico 2022-2023 sulla tipologia di impianti di riscaldamento, di condizionamento, di ventilazione e solari presenti nelle strutture scolastiche statali. Dalla rielaborazione dei dati realizzata da Cittadinanzattiva questo è il quadro che emerge su base regionale:

Per quel che riguarda gli interventi di adeguamento, miglioramento e progettazione antisismica la situazione è la seguente:

I seguenti, invece, sono i dati forniti dai Dirigenti scolastici e presenti nell’Anagrafe nazionale relativi alla presenza del Documento di Valutazione dei Rischi e del Piano di Evacuazione. Alcune precisazioni per la lettura dei dati: PES è l'acronimo di Punto di Erogazione del Servizio che è maggiore del numero delle scuole perché una stessa scuola può svilupparsi su più edifici e si ha l’obbligo di dotarsi per ciascuno di essi di DVR e Piano di Evacuazione.

Infine, secondo il Report dell’Istat relativo all’inclusione nelle scuole nell’anno scolastico 2022-2023 sono presenti ancora molte barriere fisiche: solo il 40% delle scuole risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione risulta migliore nel Nord dove si registrano valori superiori alla media nazionale (44% di scuole a norma), mentre peggiora, raggiungendo i livelli più bassi, al Sud (36%).

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.