Tanti "Money" per il Pronto Soccorso di Cariati ma c'è chi rimane cautamente ottimista
Ieri Occhiuto ha annunciato l'apertura dell'unità operativa del Cosentino dopo un intervento da 600mila euro, rispondendo al famoso appello di Roger Waters. Ma Formaro (Comitato Ospedale) rilancia: «È un annuncio inesatto. Mancano medici»

CARIATI - “Money” (Soldi). La canzone dei Pink Floyd ha fatto da colonna sonora ad un messaggio social del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, col quale ha annunciato l'apertura del pronto soccorso di Cariati. Tanti soldi, più di 600 mila euro, per mettere in piedi un nuovo e moderno punto di primo intervento che dovrebbe fare da apripista a quella che è la riabilitazione totale del Vittorio Cosentino ad ospedale di area disagiata dopo la sua soppressione avvenuta nel 2010.
La scelta della musica non è casuale; infatti, proprio Roger Waters, cofondatore dei Pink Floyd, aveva fatto un appello per la riapertura dell'ospedale jonico. Oggi, il nosocomio “Vittorio Cosentino” è stato integrato nella rete ospedaliera calabrese, rendendo obbligatoria la presenza del pronto soccorso. Secondo il Decreto commissariale di riorganizzazione, il nosocomio sarà integrato con lo Spoke di Corigliano-Rossano e sarà fornito di 20 posti letto di Medicina generale, 4 di Cardiologia, day Surgery.
Riguardo al nuovo pronto soccorso, invece, la nuova struttura appare moderna e funzionale: è dotata di tre ambulatori, otto posti letto per l’Obi (osservazione breve intensiva), una stanza per le emergenze infettivologiche, due postazioni di triage, una bella sala di attesa. Ci sono anche delle sale per i codici bianchi e verdi e sale per i codici rossi e gialli. E poi, questo il dato più importante, è previsto che debbano lavorarci sette medici più infermieri ed oss; con il supporto anche di due ambulanze del Suem 118.
Da ieri, come mostrano video e foto del post social del governatore, il pronto soccorso è operativo. «Vi ricordate? – ha detto Occhiuto mostrando un video – è Roger Waters dei Pink Floyd, che mi invitava a riaprire subito l'ospedale di Cariati. E in effetti l'ho riaperto e l'ho inserito nella rete ospedaliera. Oggi voglio dedicare a lui, ma soprattutto a voi, queste immagini: il bellissimo e nuovo pronto soccorso di Cariati».
Chiaramente, non si chiude tutto qui. Perché le sentinelle del Cosentino, i comitati civici che da quasi 14 anni sono impegnati giorno e notte sulla vertenza per riapertura del nosocomio cariatese, hanno accolto con tiepido entusiasmo l’annuncio del presidente. Si tratta di uno spot o della realtà? Il confine è sottilissimo.
«Partendo dal fatto che siamo soddisfatti e contenti ogni qualvolta viene attivato un servizio nel Vittorio Cosentino, riteniamo inesatto l’annuncio fatto ieri da Occhiuto». A parlare è Mimmo Formaro, consigliere comunale di opposizione, leader del movimento le La Lampare e tra i principali attivisti del Comitato per la riapertura dell’ospedale di Cariati. «Nel nuovo Pronto soccorso – sottolinea - in questo momento, opera lo stesso personale, con gli stessi problemi di organico, che c’era nel Punto di primo intervento». Insomma, cambiando il nome alle cose il risultato non cambia. «Ad esempio, non c’è ancora un laboratorio analisi h24 e nemmeno un anestesista» essenziali a rendere efficace un pronto soccorso.
«L’impegno dei comitati – dice ancora l’attivista civico - è quello di fare in modo che quanto è stato decretato dal DCA 69/2024 venga realizzato. Il compito del commissario/presidente dovrebbe essere quello di attuare i dettami di una legge che lui stesso ha emanato e che ad oggi, almeno per quanto riguarda l’ospedale di Cariati, fa registrare ancora tantissime discrepanze, soprattutto – conclude Mimmo Formaro - sotto il profilo del personale».