Noè: «Fondamentale rimanere vigili sui diritti acquisiti il 10 dicembre del 1948»
Il messaggio del presidente dell'Aps "Rete Italiana Disabili" in occasione del settantacinquesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
CORIGLIANO-ROSSANO - Il 10 dicembre 2023 la Dichiarazione universale dei diritti umani
celebra il suo 75° anniversario. Esattamente come oggi, 75 anni fa, il 10 dicembre 1948 l’assemblea delle Nazioni Unite, riunita a New York, procedeva alla promulgazione della dichiarazione Universale dei diritti Umani.
«Questa data - scrive Carmine Noè, presidente dell'Aps "Rete Italiana Disabili" - merita essere ricordata perché è stata la prima volta nella storia dell’umanità, che si è approvato all’unanimità un documento che riguardava tutti gli abitanti del pianeta, senza distinzione di razza, religione o etnia. Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti:
recita il primo comma dell’art. 1».
«Un testo - spiega - che è considerato un pilastro nel riconoscimento della dignità umana. Ma che cos'è questo trattato? Nel dicembre del 1948 le Nazioni unite hanno adottato la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Considerato il più importante accordo internazionale in materia, questo documento ha gettato le basi per gli standard essenziali sui diritti umani nel mondo del dopoguerra».
«Quando la Dichiarazione universale fu adottata nel 1948, i membri delle Nazioni unite erano
solo 58, e 48 Paesi votarono a favore. Oggi hanno aderito più di 190 Paesi e molti hanno
ratificato trattati giuridicamente vincolanti basati sui principi della Dichiarazione. Ma
questo accordo è molto più di un semplice simbolo di uguaglianza e rispetto».
«Fondamentale rimanere molto vigili, sul diritto di espressione, sul diritto di manifestare, e sul diritto di associazione. Perchè questi diritti ci permettono di rivendicare tutti gli altri. La Dichiarazione Universale è di vitale importanza. Perchè questi simboli ricordano ciò che si è riusciti a concordare esattamente il 10 dicembre 1948» conclude.