Cgil Cosenza ricorda Papa Francesco: «Faro di luce e pace in questo mondo malato»
«Ci spronò a dare voce a chi non ha voce, a fare rumore, con particolare attenzione ai giovani e alle donne, spesso costretti a condizioni di lavoro e a contratti precari e inadeguati»

COSENZA - «Sono giorni tristi per il mondo. Papa Francesco ci lascia nel giorno del Lunedì dell'Angelo che per i cristiani è il giorno successivo alla Pasqua. Una settimana santa vissuta tra i fedeli a San Pietro, i detenuti del carcere di Roma, la benedizione Urbi et Orbi impartita con un filo di voce ai fedeli dalla loggia di San Pietro. Risuonano le parole dell'ultimo discorso. Il pensiero agli ultimi del mondo, alla pace, al disarmo, ai migranti».
Inizia così la nota stampa della Cgil Cosenza.
«È stato un faro Papa Francesco. Dodici anni di pontificato trascorsi a ricordarci che nessuno si salva da solo, che la difesa dell'ambiente è un imperativo, che il lavoro va tutelato e i diritti dei lavoratori diventano fondamentali se si vuole raggiungere un'uguaglianza e una giustizia terrena».
«Noi della CGIL lo abbiamo incontrato in un'udienza pubblica il 19 dicembre 2022. La prima volta da un papa per il nostro sindacato. 3000 iscritti insieme con il segretario generale Landini. Il Santo Padre sottolineò, in quella occasione, che il lavoro è un valore fondamentale, che non può essere svilito e sfruttato. Ci spronò a dare voce a chi non ha voce, a fare rumore, con particolare attenzione ai giovani e alle donne, spesso costretti a condizioni di lavoro e a contratti precari e inadeguati».
«Continueremo con il massimo impegno a seguire le sue parole che fino all'ultimo ci hanno spinto a costruire un mondo che bandisca le guerre, che faccia della pace, del disarmo e della fratellanza. Ciao Francesco, faro di luce e pace in questo mondo malato!»