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Creditori del consorzio di bonifica in protesta: «Continueremo ancora, se necessario sposteremo il sit-in a Catanzaro»

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TREBISACCE - Si è tenuto questa mattina davanti ai locali del consorzio di bonifica di Trebisacce, il sit-in di protesta di tutti i creditori del consorzio per il mancato pagamento dei lavori relativo alle interferenze del terzo mega lotto della SS 106, nonché per le prestazioni effettuate per conto del consorzio sulle reti irrigue per garantire i servizi di competenza del consorzio (leggi qui).

«A manifestare correttamente anche con il presidio di polizia e dei carabinieri, - riporta la nota dei creditori che hanno presidiato la sede - decine e decine di imprenditori con a seguito operai, camion, ruspe ed escavatori che hanno causato piccoli disagi e rallentamenti al traffico lungo la vecchia s.s. 106 alla periferia nord di Trebisacce. La protesta si è svolta in modo pacifico. Tanti sono stati cittadini che hanno portato la loro solidarietà stigmatizzando la gestione del consorzio di bonifica che in questi anni ha accumulato solamente debiti a fronte di politiche clientelari avallate anche dalla Regione Calabria».

«Nei vari striscioni appesi alla recinzione del consorzio - si legge ancora - era chiaro l’addebito di responsabilità al presidente Occhiuto e all’assessore Gallo che rifuggendo da quelle che sono le loro responsabilità, hanno cercato solamente di accontentare gli operai abbandonando le imprese al loro destino con il rischio di non recuperare centinaia di migliaia di euro se non di milioni per ognuno e quindi abbandonarli a se se stessi sull’orlo del fallimento. In mattinata gli stessi imprenditori sono stati ricevuti da alcuni funzionari all’interno del consorzio i quali telefonicamente hanno contattato il commissario ingegner Antonucci il quale ha convocato gli stessi per domani mattina sempre al consorzio alle ore 10:00. I creditori hanno assicurato che anche nella giornata di domani il sit-in continuerà e che hanno dato la loro adesione e solidarietà sia Confindustria e la stessa Ance di Cosenza, i quali cercheranno di farsi interpreti delle esigenze degli imprenditori cercando una soluzione politica con il presidente della regione e l’assessore al ramo. Tutti hanno confermato la volontà di continuare la loro protesta e di spostarla anche a Catanzaro nel caso in cui le loro istanze venissero disattese, considerato che la liquidazione del consorzio, come previsto dalla recente legge regionale (che ha visto l’istituzione del consorzio unico), farebbe rientrare nella liquidazione i crediti con il pericolo che gli stessi non possano più recuperare gli importi vantati a fronte di investimenti loro personali per garantire i servizi e quindi con il pericolo di un chiaro fallimento».

«Gli stessi con rabbia, ma sempre con grande correttezza, - riporta in conclusione la nota - hanno rassicurato tutti chiedendo a gran voce l’intervento politico della regione e dell’assessore Gallo il quale fino ad ora ha cercato solamente di anestetizzare i creditori senza alcun provvedimento concreto, neanche tramite l’attuale commissario del consorzio di bonifica».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.