Carta docenti, il bonus del Ministero dell’Istruzione spetta anche ai docenti a tempo determinato
Sentenza storica del Tribunale di Castrovillari che ha accolto le istanze di un insegnate precario di Corigliano-Rossano e condannato il Ministero a riconoscergli il benefit di 500 euro, finora destinato solo al personale di ruolo

CASTROVILLARI - Con la sentenza del 16 novembre 2023, il Tribunale di Castrovillari – Sezione Civile, Settore Lavoro, ha emesso una pronuncia in merito alla controversia tra Roberto Gennaro Borgia, docente precario di Corigliano-Rossano con contratto a tempo determinato, e il Ministero dell'Istruzione e del Merito riguardante il mancato pagamento del bonus "carta docenti."
La questione verteva sul diritto dei docenti a tempo determinato di ricevere il suddetto bonus, precedentemente riconosciuto solo al personale di ruolo. Il ricorrente aveva lamentato il mancato riconoscimento del bonus per gli anni scolastici dal 2018/2019 al 2022/2023, sostenendo che l'esclusione del personale a tempo determinato costituiva una discriminazione contraria ai principi costituzionali e europei.
Il Tribunale ha accolto il ricorso presentato dai legali di Roberto Gennaro Borgia, gli avvocati Leonida Bianchimano e Annamaria Bianchi, riconoscendo il diritto del docente a tempo determinato di usufruire del bonus "carta docenti" e condannando il Ministero all'erogazione dell'importo nominale di Euro 2.500, corrispondente agli anni in disputa.
La decisione del Tribunale si basa sulla giurisprudenza consolidata del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che hanno equiparato il diritto al bonus per tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto. Il Tribunale ha respinto le eccezioni sollevate dal Ministero riguardo ai limiti temporali per l'utilizzo del bonus, sostenendo che «tali limiti non possono precludere il diritto del ricorrente alla corresponsione del beneficio».
Inoltre, il giudice Giordano Avallone, pronunciando una sentenza che è destinata a fare storia, ha affrontato la questione della prescrizione, stabilendo che la domanda del docente era intervenuta prima della scadenza del termine quinquennale di prescrizione. La sentenza ha anche chiarito che la permanenza del docente nelle graduatorie per le supplenze costituiva un elemento sufficiente per giustificare la richiesta di adempimento da parte del Ministero.
La sentenza del Tribunale di Castrovillari, che ha condannato il Ministero anche al pagamento delle spese legali a favore del ricorrente, rappresenta un importante precedente che amplia il diritto al bonus "carta docenti" a favore del personale docente a tempo determinato, contribuendo a garantire una maggiore parità di trattamento nel settore dell'istruzione.
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