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Liceo Artistico, ci sarebbe una soluzione “pronta all’uso” nel centro storico. Ecco quale

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CORIRGLIANO-ROSSANO – La “vertenza” del Liceo Artistico ad una svolta? La speranza è che i giovani discenti di questo istituto possano finalmente iniziare la didattica per come indirizzata dai programmi scolastici, nel pieno delle loro funzioni. Ad oggi sono limitati, sono impossibilitati perché, soprattutto nell’indirizzo figurativo, non hanno le aule/laboratorio per procedere nei loro studi.

La storia la conosciamo tutti e ha avuto la sua forte eco mediatica dopo che dalle nostre pagine denunciavamo, qualche settimana fa, come a scuola già iniziata nessuno degli organi istituzionali preposti si fosse preoccupato anzitempo per arrivare alla riapertura dell’anno scolastico con la soluzione pronta. Atteso che quello dell’Artistico non è un problema nato a settembre, tantomeno esploso di recente. Sono anni che si parla della necessità di trovare una quadra, di trovare una soluzione definitiva, di trovare aule per una scuola che reclama pari diritti e dignità (atteso che ancora oggi il biennio dell’artistico è allocato nella struttura dello scientifico allo Scalo mentre il triennio nell’edificio di via XX Settembre nel città alta).

Nel corso dei mesi abbiamo assistito alla continua diatriba tra Comune e Provincia sulla disponibilità dei locali. Perché una soluzione facile alla carenza di aule, senza scervellarsi troppo la testa, c’è da sempre e non si trova né allo scalo né fuori dall’attuale sede del Liceo Classico/Artistico San Nilo; si trova di fianco, praticamente attigua. Parliamo del palazzo Francalanza e dei locali che un tempo, fino ad una decina di anni fa, furono della scuola elementare di Caserma Santa Chiara. Se ci fosse stata una interlocuzione serrata e risolutiva, già mesi fa, tra l’ente provinciale e quello comunale, probabilmente, adesso la questione sarebbe bella che chiusa.

Invece, la convenzione, l’accordo tra Stasi e Succurro, è arrivata solo qualche settimana fa, a scuole già aperte e con il problema logistico ri-esploso in tutto il suo fragore, dato che quei locali – pur rappresentando la soluzione – al momento non sono accessibili perché necessitano di interventi strutturali e di autorizzazioni. E questa situazione di impasse ha animato la protesta di quanti, già da tempo, vorrebbero che l’Artistico venga trasferito allo scalo in una sede più facilmente raggiungibile. Ma questa ipotesi, anche se ampiamente condivisa dalla popolazione studentesca e dei docenti, di fatto non piace alle istituzioni che vorrebbero continuare a mantenere il presidio scolastico nel cuore del centro storico. Da qui l’altra proposta, questa volta avanzata direttamente dal sindaco Stasi, di allocare parte delle aule dell’artistico nell’edificio dell’ex mattatoio, fino a qualche mese fa sede dell’assessorato all’Urbanistica della città di Corigliano-Rossano.  Una soluzione semi-immediata (per i tempi tecnici che occorrono per ospitare una scuola).

Insomma, a quasi un mese dall’inizio delle attività scolastiche, per l’Artistico continua a non esserci pace, con gli alunni ingessati nelle loro attività. Ma presto potrebbe venire fuori una soluzione, se non del tutto definitiva sicuramente immediata. Pare, infatti, che stia maturando in queste ore la possibilità di proporre alla dirigenza scolastica del Polo Liceale una struttura subito disponibile, ampiamente confortevole, che fino a giugno ha ospitato una scuola, con spazi idonei alle attività didattiche e, soprattutto, vicina all’istituto San Nilo. Sembrerebbe un destino segnato dalla provvidenza!

Stiamo parlando del palazzo De Falco, che fino al precedente anno scolastico ha ospitato le scuole paritarie dell’Istituto delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore che dopo oltre 100 anni di attività ha chiuso i battenti. Quell’edificio, dicevamo, è pronto all’uso con tre piani destinati alla didattica, aule, bagni, spazi laboratoriali e addirittura un teatro; e poi, ancora, sistemi antincendio, vie di fuga e un confortevole terrazzo, che potrebbe essere un sereno laboratorio esperienziale e ispirativo, affacciato sul centro storico di Rossano. Soprattutto, però, quell’edificio ha una peculiarità, una precondizione essenziale e indispensabile: godrebbe di tutte le autorizzazioni ministeriali necessarie per accogliere una scuola.

Insomma, una soluzione "pronta all'uso". Potrebbe essere attuabile? Sicuramente i tempi di attivazione sarebbero brevissimi. Resta da capire quale sarebbe il costo di questa operazione, dato che l’edificio rimane di proprietà dell’istituto religioso di Madre Isabella De Rosis. Ma se davvero questa soluzione – che in queste ore sta prendendo piede – è praticabile lo sapremo presto. Anche perché, da quanto se n’è saputo, già domani mattina dovrebbe tenersi un sopralluogo congiunto tra istituzione pubblica e scolastica. Dopodiché si saprà il da farsi.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.