18 ore fa:Il diritto d’autore è nato su una tavola imbandita di Sybaris: il primo brevetto della storia fu una ricetta
14 ore fa:La Vignetta dell'Eco
27 minuti fa:Cassano, convocato il Consiglio comunale: bilancio, CUC e interrogazioni al centro della seduta
16 ore fa:Cassano, Polizia Locale: «La legalità non è un’offesa»
15 ore fa:I silenti tumuli di Thurii: il libro che riscrive la mappa archeologica della Sibaritide
17 ore fa:Castrovillari non delega: la città in piazza per difendere il diritto alla salute
18 ore fa:Biomasse in Calabria, i sindacati lanciano l’allarme: «A rischio un settore strategico per lavoro, ambiente ed energia»
19 ore fa:Assalto all’Ufficio Postale di Lauropoli, la maggioranza chiede interventi urgenti
17 ore fa:“Colpevoli di Palestina”, a Rossano il documentario sul caso Anan Yaeesh: una serata tra inchiesta e solidarietà
20 ore fa:No alla tassa di soggiorno a Crosia: la lista civica “Evoluzione” dice basta

Una Pasqua senza stipendi: il calvario dei dipendenti del Consorzio di Bonifica

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Un’altra festività con le tasche vuote. Sarà una Pasqua magrissima per le Tute Verdi del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Jonio cosentino, che proprio ieri si sono vista sfumata la possibilità di ricevere quantomeno un acconto delle 6 mensilità salariali e stipendiali arretrate, prima delle festività. L’incontro previsto alla cittadella regionale di Catanzaro è saltato, al prossimo 17 aprile. Insomma in vista del lungo ponte Pasquale non solo senza soldi ma per questa gente anche l’incertezza sul loro futuro lavorativo.

Ormai sulla questione del Consorzio di Bonifica trebisaccese si naviga a vista. Da una parte una mole di debiti impressionante lasciata in eredità dalla precedente gestione consortile, nei confronti di enti e fornitori, insieme ad una gestione probabilmente poco oculata della struttura dei servizi; dall’altra la situazione paradossale dei lavoratori che avanzano sei mensilità arretrate (che a giorni saranno di nuovo sette). Tutto questo nell’ormai indifferenza generale delle istituzioni. Ed è questa, probabilmente, la cosa che fa più male.

Infatti, a differenza dei mesi scorsi, quando si innescò la grande vertenza salariale, con le proteste che durarono fino a ridosso del Natale, da queste parti, vicino ai lavoratori, non si vedono più politici. Si dice che solo qualcuno, che siede tra i banchi dell’opposizione a in Consiglio regionale, faccia capolino nelle stanze del commissario solo per chiedere lumi e riscontri su qualche dipendente. E non si vedono più nemmeno quei politici che un tempo, seduti sempre tra le fila del Consiglio regionale, all’interno dell’ente consortile avevano parecchia influenza.

A rimanere vicini ai lavoratori, disperati, senza stipendio e senza speranza, sono rimasti solo i sindacati nel loro indomito ruolo di difendere i diritti di questi lavoratori. Ma anche la loro sembra, ormai, un’azione disperata che brancola attorno alla torre ermetica delle istituzioni regionali da dove non trapela più alcuna notizia sul destino di questi lavoratori e padri/madri di famiglia.

Rimane tutto inspiegabilmente fermo, mentre si avvicina la stagione irrigua. E lì si registreranno i veri e gravi problemi per la produzione agricola e agrumicola della Piana di Sibari che rimarrà senza acqua.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.