Riforma Consorzi di Bonifica, c’è la proposta di Legge. Ma a Trebisacce è tempo di sciopero
L’annuncio del varo del nuovo quadro normativo arriva dalla presidente della Commissione agricoltura, Katya Gentile, nello stesso giorno in cui la vertenza delle tute verdi joniche rischia di superare il punto di non ritorno
CORIGLIANO-ROSSANO – Riforma dei Consorzi di Bonifica calabresi, si va verso un ente unico regionale. Ormai non è solo un annuncio perché la proposta di Legge è stata incardinata al Consiglio regionale per il successivo iter di valutazione e approvazione. Ieri, l’ultima sessione di lavoro presso il Dipartimento Agricoltura, prima della chiusura della bozza del quadro normativo, tra l’assessore al ramo Gianluca Gallo, il direttore dipartimentale Giacomo Giovinazzo, il consulente Luigi Bulotta ed il presidente della Commissione Agricoltura, Katya Gentile. Si va verso il superamento di una vertenza storica per la Calabria. Nel frattempo, però, rimangono da sciogliere i tanti nodi e le innumerevoli questioni prodotte negli ultimi decenni dagli Enti consortili che in molti casi restano inguaiati di debiti persino con i propri dipendenti. È il caso dell’ente consortile dei Bacini dello Jonio cosentino dove, nello stesso momento in cui a Reggio Calabria si concepiva la bozza della Riforma, le tute verdi e i sindacati confederali sottoscrivevano il documento di avviso di sciopero con astensione dal lavoro indetto per il prossimo giovedì 11 maggio. Per loro, infatti, continua a rimanere la condizione asfissiante dei mancati pagamenti salariali con arretrati che hanno raggiunto in alcuni casi le 8 mensilità. Riuscirà la Riforma a mettere la parola fine a questa situazione vergognosa?
Gentile: «Si va verso il Consorzio unico»
«Si va verso il Consorzio unico, secondo i desiderata del Presidente Occhiuto» scrive stamani sulla sua pagina social il presidente della Commissione Agricoltura, Katya Gentile. «Il modello che prende forma nel progetto di legge – aggiunge la deputata regionale che ha predisposto la bozza normativa – è frutto del minuzioso lavoro di ascolto e ricognizione svolto in seno alla Commissione che ho l'onore di presiedere, nel quale sono confluiti i contributi dell'Assessore e del Dipartimento, ed è ispirato alle buone pratiche già esistenti in altre regioni e adattato alle specificità e peculiarità dei nostri territori».
Cosa prevede la Riforma dei Consorzi di bonifica calabresi oltre alla creazione di un’azienda unica? Lo spiega bene e sinteticamente il presidente Gentile: «Mira a rendere sostenibile l'attività consortile; a garantire la rappresentanza e la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nell'attività di bonifica; a presidiare efficacemente il territorio; a razionalizzare le risorse umane ed economico-finanziarie; ad offrire migliori servizi in agricoltura e per la conservazione del territorio; a tutelare il nostro patrimonio idrico e naturalistico; a incrementare e ottimizzare l'impiego di forme di energia alternativa; a restituire il giusto riconoscimento e la giusta dignità al sistema consortile, così importante per il nostro territorio».
Ora, una volta definiti gli ultimi dettagli con gli uffici regionali e depositata la proposta di legge, in qualità di presidente della Commissione competente in materia, Katya Gentile avvierà il tavolo istituzionale di discussione e di confronto che vedrà «nuovamente tra i protagonisti» tutti i rappresentanti del mondo consortile, «con l'obiettivo di consegnare alla Calabria il miglior modello di Consorzio possibile». «Questa maggioranza – conclude Gentile - dimostra ancora una volta di saper compiere scelte coraggiose per il riscatto della nostra terra».
Il braccio di ferro dei sindacati e lo sciopero delle tute verdi
Pare, però, che al tavolo concertativo promosso dalla Regione non siano stati mai invitati i sindacati. Ed è quello che nelle settimane scorse ha lamentato con veemenza il segretario comprensoriale Tirreno-Pollino-Sibaritide della Flai Cgil, Federica Pietramala. La stessa che ieri, insieme ai colleghi della Filbi Uil Marco Stillitano e della Fai-Cisl Antonio Pisani, ha sottoscritto la dichiarazione di sciopero con astensione dal lavoro della totalità dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Bacini dello Jonio con sede a Trebisacce.
Le motivazioni dello sciopero - manco a dirlo - sono riconducibili allo «stato di drammaticità» in cui versano le lavoratrici e i lavoratori consortili determinata dalla mancata erogazione di salari e stipendi per numerose mensilità.
Operai e dipendenti, pertanto, hanno deciso di astenersi dal lavoro per l’intera giornata di giovedì 11 maggio 2023 «quale idonea azione sindacale tendente a garantire reddito e continuità occupazionale alla totalità dei prestatori d’opera in organico al consorzio».
Insomma, la vertenza dei Consorzi di Bonifica, quantomeno nella Calabria del nord-est, sembra essere tutt’altro che chiusa e superata. Qui, prima di qualsiasi Riforma, è necessario chiudere i conti col passato.