Trebisacce Solidale, la colletta alimentare pensata per aiutare i più bisognosi
Grande partecipazione da parte della comunità alla prima delle iniziative che si ripeteranno nei prossimi mesi a cadenza periodica
TREBISACCE - Il bambino che consegna ai volontari il pacco di pasta appena acquistato dal papà e destinato ad arrivare magari ad un suo coetaneo in difficoltà, riassume tutto il senso di iniziative come Trebisacce Solidale, la colletta alimentare pensata per raccogliere, nelle attività commerciali cittadine aderenti, prodotti di prima necessità, alimentari e per l’igiene personale, in favore delle persone che versano in condizioni di disagio economico: educare alla solidarietà e diffondere la cultura del dono.
È quanto dichiarano il Sindaco Alex Aurelio e la consigliera delegata alle politiche sociali Antonia Roseti ringraziando la comunità per l’importante partecipazione fatta registrare alla prima delle iniziative che si ripeteranno nei prossimi mesi a cadenza periodica.
Ribadendo l’impegno dell’Amministrazione Comunale nell’attuare politiche attive volte a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che in particolare le persone più fragili riscontrano nella vita quotidiana, il primo cittadino e la consigliera colgono l’occasione per ringraziare le attività commerciali, le associazioni, le comunità parrocchiali aderenti, la Misericordia di Trebisacce le volontarie ed i volontari per l’importante e fattivo contributo. L’obiettivo – aggiungono – era e resta quello di promuovere la coesione sociale, aiutare le persone e contrastare il fenomeno della povertà che in questo periodo storico si fa ancora più preoccupante.
Sono 5 le attività commerciali che hanno aderito a questo primo appuntamento e che hanno consentito ai cittadini di poter contribuire a rifornire la dispensa dell’Emporio Solidale Le Dodici Ceste, gestito dai volontari della Misericordia, punto di riferimento per numerose persone al quale l’Amministrazione Comunale intende fornire supporto nel contrastare la povertà sul territorio. Latte, zucchero, biscotti, farina, pasta, riso, olio, legumi, tonno, sughi e pelati, carne e prodotti in scatola, prodotti per l’infanzia e prodotti per l’igiene personale. Sono, questi, i beni di prima necessità acquistati e donati dai cittadini.