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Giocatori incalliti che spendono milioni di euro. Tutte le cifre da capogiro della Sibaritide-Pollino

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CORIGLIANO-ROSSANO - La Sibaritide si è "fumata" al gioco (legale) oltre 156 milioni di euro in un anno. Si, avete letto bene: se li è giocati, nel senso letterale del termine. Ammonta a tanto la cifra spesa dagli abitanti dei vari comuni su questa fascia jonica tra Superenalotto, Vlt, lotterie istantanee e tradizionali, scommesse sportive e tutte le varie forme di gioco secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli di Stato.

Il conto, nel dettaglio, restituisce cifre da paura. In testa c'è Corigliano-Rossano con 91.938.846,99 Euro; che fa più di Cosenza (73.825.517,15 Euro) e poco meno di Catanzaro (93.642.377,89 Euro con quasi il doppio degli abitanti). Ma nel territorio della Sibaritide-Pollino di comunità con il vizio del gioco ce ne sono tante. Su tutte Crosia, che nel rapporto abitanti/spesa per il gioco ha un indice altissimo; qui si spendono ogni anno 12.517.911,86 Euro al gioco su una popolazione censita di 9.671 persone. A Cassano Jonio c'è una spesa di 9.322.081,56 Euro; a Castrovillari, invece, si spendono 19.930.211,43 Euro ogni anno.

Ma andiamo nel dettaglio. Se la febbre da cavallo colpisce in particolar modo gli abitanti di Trebisacce, dove complessivamente sono stati spesi 50 mila euro in un anno per l’Ippica Nazionale, soglia che paragonata al numero di abitanti è una cifra sproporzionata rispetto ai poco più dei 32 mila euro giocati su Corigliano-Rossano, dove risiedono 74 mila potenziali scommettitori, a sbaragliare tutta la concorrenza sui tavoli da gioco sono le Vlt. Le videolottery portano via dalle tasche dei nostri conterranei cifre da capogiro: nella città unica parliamo di quasi 17 milioni di euro, a Crosia le videolotterie fanno registrare una spesa di quasi 7 milioni di euro, anche qui bella sommetta considerando che stiamo sui novemila e seicento abitanti circa. Tiene banco anche la lotteria istantanea, che a Cariati ha totalizzato oltre 760 mila euro su poco più di 7 mila residenti. Insomma, un popolo di santi, poeti e giocatori.

Conti alla mano, tenendo presente i dati in tabella, secondo la statistica più cruda un cittadino di Corigliano Rossano spenderebbe in media 1300 euro nel gioco in un anno. Praticamente un mese di stipendio. Anzi, considerando la situazione occupazionale nostrana e il valore dei mensili di chi lavora sul nostro territorio, anche più di un mese di stipendio. Ma il podio va a Cariati: 1,348 euro “investiti” o “buttati”, a seconda di come la si pensi, nel gioco. Sotto i mille euro pro-capite Villapiana, Castrovillari e Trebisacce. Si ferma a 560 euro la quota raggiunta, in un anno, dagli abitanti di Cassano.

Una vera e propria economia che ruota attorno al mondo delle scommesse sportive, dei gratta e vinci, delle lotterie istantanee e delle vlt. Lo stesso mondo in cui spesso si innesca quel pericoloso meccanismo in cui si tenta la fortuna, si ottiene persino una sensazione di eccitazione ad alzare la posta, si perde, ci si intestardisce, ci si riprova e si perde di nuovo. E, quando si vince, si incassa sempre troppo poco rispetto a quanto si è speso. E così via di continuo come in una pericolosa giostra dalla quale non si riesce a scendere. Questo pericoloso meccanismo si chiama ludopatia. Ma questo è un capitolo che merita uno spazio a parte.

SOLDI SPESI NEL GIOCO SUL NOSTRO TERRITORIO

COMUNE

GIOCO FISICO

RESIDENTI

Cariati

9.964.042,35

7.387

Cassano allo Jonio

9.322.081,56

16.645  

Castrovillari

19.930.211,43

20 776

Corigliano Rossano

91.938.846,99

73 866

Crosia

12.517.911,86

9 671

Trebisacce

7.268.879,13

8 593

Villapiana

5.266.752,58

5 423

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*Dati Agenzia dogane monopoli

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare