13 ore fa:Jazz internazionale, a Vaccarizzo un suggestivo omaggio a Chet Baker
9 ore fa:Amnesia istituzionale: a Bocchigliero inaugurata una scuola che è stata soppressa a giugno
7 ore fa:Tragedia a Cammarata, giovane si ustiona per salvare i vitellini
10 ore fa: Il premio internazionale Bruno da Longobucco va al rettore Leone e al professore Nardo
12 ore fa:Borrelli sosterrà Occhiuto: «Un leader che ha dimostrato con i fatti di volere il bene della nostra terra»
9 ore fa:Caro Scuola, Italia Viva Cassano chiede un contributo comunale per le famiglie in difficoltà
11 ore fa:Storie di emigrazione e ritorni a Cariati nell'evento “L’emozione dell’identità”
12 ore fa:Aggressione al Pronto soccorso di Cariati: uomo minaccia la guardia giurata presente sul posto
11 ore fa:Incidente a Longobucco, moto finisce fuori strada
10 ore fa:Identità, a Lungro nasce la Confraternita Enogastronomica delle “Shtridhëlat”

Si scaldano i motori per la 65esima edizione del Carnevale di Castrovillari

2 minuti di lettura

CASTROVILLARI – Castrovillari si prepara al Carnevale. «Anche se mancano circa tre mesi al Carnevale di Castrovillari – si legge nella nota stampa - che quest’anno festeggia la 65 edizione, la macchina organizzativa è al lavoro per la grande kermesse carnascialesca, la più importante della Calabria citeriore che ha sofferto, come tutte le manifestazioni, per la pandemia. Lo scorso anno, timidamente e lasciando spazio ai più piccoli, la manifestazione ha ripreso la sua attività. Certo in un modo a cui il popolo del carnevale non era abituato, perché il carnevale, si sa, è momento di spensieratezza, allegria, goliardia, è un momento di festa. E allora quest’anno c’è voglia di ritornare a divertirsi, lasciandosi alle spalle questo terribile momento storico che ci ha sconvolti».

«Il Cda della Pro Loco, il presidente Eugenio Iannelli ed il direttore artistico, Gerardo Bonifati, hanno incontrato i gruppi e le scuole che ogni anno colorano, con le loro maschere, il carnevale di Castrovillari che affonda le sue radici alla prima metà del '600, allorquando venne diffusa la storia di “Organtino” - farsa dialettale di Cesare Quintana - proprio in occasione dei riti carnascialeschi. L’evento, alle falde del Pollino, nasce nel 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che diede vita alla prima edizione. Da allora siamo arrivati alla 65 edizione, senza interruzioni, tanto da essere riconosciuto a pieno titolo dal Mibact tra i carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, Sciacca, Cento etc. e dal Touring Club tra i dieci carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali. E allora quest’anno si vuole ritornare a viverlo, con le case dei cittadini e le scuole, che diventano veri e propri laboratori artigianali, dove le stoffe e gli altri materiali prendono forma e consistenza per dare vita a quel serpentone colorato che coinvolge e trascina lo spettatore che diventa attore principale della manifestazione». 

Il Carnevale di Castrovillari è l’evento che determina, inoltre, un corposo e virtuoso indotto economico che sostiene una rilevante crescita del tessuto produttivo dell’intero territorio per le attività commerciali che registrano il tutto esaurito con locali, che deliziano i palati dei turisti con specialità tipiche della tradizione carnevalesca.

Tradizione vissuta appieno durante le “serenate tradizionali” ovvero la “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici, che si tiene il giovedì grasso e riprende l’antico rituale castrovillarese delle “Mascherate”.

Ma il Carnevale di Castrovillari è anche cultura, con il “Focus” di approfondimento dapprima incentrato su nazioni estere e oggi su regioni italiane.

«Una Festa nella Festa – affermano il presidente Eugenio Iannelli ed il direttore artistico Gerardo Bonifati - che rilancia espressività e fantasia della gente del Pollino, un’eredità che si arricchisce ininterrottamente di raffigurazioni proprie che prendono vita grazie ad una libera partecipazione che qui è storia e cultura oltre che sensibilità e trasporto per l’esistente e le proprie radici. Un patrimonio trasmesso dall’amore per la propria Terra».

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.