4 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe
19 ore fa:Ponte sullo Stretto, Ferrara (M5s): «Contrari al finanziamento di un'opera non prioritaria»
2 ore fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
1 ora fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
18 ore fa:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
19 ore fa:Criminalità a Cassano Jonio, Garofalo: «Non abbiamo bisogno di comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica»
44 minuti fa:La liuteria ionica di Montegiordano trionfa a Pechino con Gran Duo Italiano e Sassone Tartufi
20 ore fa:Rischio sismico, la faglia attiva nella Calabria del nord-est
5 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale
6 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi

Rischio idrologico, in Calabria ci si affida alla “buona sorte”. Non tutti sono disposti a sostenere i costi della prevenzione

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Erosione costiera, terremoti, frane. Fenomeni che ciclicamente salgono tristemente agli onori delle cronache. Ma è possibile fare qualcosa prima che accada la tragedia? È possibile evitare tanto dolore?

«Per fare seriamente prevenzione, occorre investire anche sulla previsione. Si tratta di due fasi importantissime, ben distinte, previste fin dall’istituzione della Protezione Civile (L. 225/1992), fondamentali per prevedere accuratamente i tipi di fenomeni potenzialmente distruttivi che possono avvenire in una data area, capirne le cause e individuare le zone soggette ai rischi, e quindi per prevenire i danni conseguenti agli stessi eventi. Ma tutto ciò è possibile soltanto se si investe seriamente su tali azioni, da realizzare prima che avvengano i disastri, e soprattutto se la si smette di parlare di condoni e semplificazione selvaggia. La burocrazia eccessiva è un problema da risolvere drasticamente, ma mai a scapito della sicurezza. La categoria dei geologi, con le sue specifiche competenze e l’esperienza maturata sul campo, è comunque pronta a supportare ogni utilizzo sostenibile ed etico del territorio, che riduca al minimo il rischio cui sono esposti i cittadini, le loro abitazioni, le infrastrutture e le attività produttive».

C’è risolutezza nelle parole di Giulio Iovine, presidente dell'Ordine dei Geologi della Calabria. Una determinazione che non si arrende dinanzi alle difficoltà, ma che le esamina per poterle superare.

«In Calabria, come in altre parti del Paese, esistono problemi organizzativi e infrastrutture inadeguate. Manca perfino una cartografia aggiornata del rischio geo-idrologico che consentirebbe di conoscere, in anticipo, i molteplici fenomeni potenzialmente distruttivi che possono avvenire in un dato sito. Purtroppo, il PAI risale al 2001 e non è stato ancora aggiornato. Altri problemi riguardano gli studi di microzonazione sismica, finalizzati al riconoscimento delle zone del territorio con comportamento sismico omogeneo, e i piani di protezione civile comunale: non tutti i comuni ne sono dotati e, spesso, quando sono stati effettuati, giacciono nei cassetti. Quanti calabresi conoscono il piano di protezione civile del proprio comune? Quanti hanno mai fatto un’esercitazione, o sanno esattamente come comportarsi in corso di evento? Per esempio, prima, durante e dopo un nubifragio o un terremoto? In un Paese davvero moderno, non ci si può banalmente affidare alla “buona sorte” né a forme di superstizione. Tuttavia la previsione e la prevenzione hanno dei costi, e non tutti sono disposti a sostenerli. Purtroppo, rende molto di più, da un punto di vista elettoralistico, cavalcare la ricostruzione e gestire i finanziamenti che seguono i disastri».

Se poi alla forza distruttrice della natura si aggiunge la mano dell’uomo, il rischio aumenta notevolmente.

«Quando si condona qualcosa di abusivo, si illude una parte della popolazione di averle fatto una sorta di regalo. In realtà, spesso la si espone a un grosso rischio. Dietro molti casi di condono edilizio si nascondono delle condanne a morte. Un edificio abusivo può essere, infatti, ubicato in un’area a rischio (e quindi espone direttamente chi ci abita alla possibilità di subire danni o perire) oppure può indurre, esso stesso, condizioni di rischio su altre zone che, in precedenza, erano sicure. La realizzazione delle opere deve seguire norme precise e rispettare i vincoli, escludendo ogni approssimazione. Lo studio approfondito del territorio è necessario, ed è qui che entrano in campo i geologi, con la loro professionalità e il loro impegno».

Delle sfide professionali della Geologia, dei risultati degli ultimi anni e delle prospettive future si parlerà in occasione dell’evento organizzato per il trentennale dell'istituzione dell'Ordine dei Geologi della Calabria. L’assemblea si terrà a Lamezia Terme, venerdì 2 dicembre, presso il Grand Hotel Lamezia.

Per quanto riguarda il programma dell’assemblea, alle 15 avranno inizio i lavori con un'introduzione e un resoconto sintetico a un anno dall'insediamento, a cura di Giulio Iovine, Presidente dell'Ordine dei Geologi della Calabria. Tra le 15:30 e le 17:30, seguirà quindi un evento di aggiornamento in tema di Deontologia Professionale, Previdenza e Normativa (Relatori: Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi; Annabella Di Toma, avvocato consulente ORG-C e CNG; Alfonso Aliperta, Consigliere CIG-EPAP; Angela Mazzarella, Funzionario Amministrativo ORG-C). Dalle 17:30 alle 18:00, le questioni disciplinari e le attività del Consiglio di Disciplina Territoriale (CdDT) saranno oggetto di approfondimento da parte di Gianfranco L'Abbate, Presidente del CdDT. Dalle 18 alle 19, il Presidente modererà una Tavola Rotonda su “Trent’Anni di sfide professionali, risultati e prospettive”, cui sono stati invitati tutti i precedenti presidenti dell'Ordine dei Geologi della Calabria (Beniamino Tenuta, Paolo Cappadona, Arcangelo Francesco Violo, Francesco Fragale, Alfonso Aliperta).

Dalle 19 alle 20, si terrà quindi il “Dibattito e Memorie: spazio di discussione e confronto aperto agli iscritti”, e alle 20 le Conclusioni saranno tratteggiate dal Presidente. Al termine dei lavori è prevista la consegna di gadget ai partecipanti. L'evento consente l'acquisizione di crediti formativi in materia di deontologia. Dopo l'assemblea sarà possibile partecipare a una serata conviviale in pizzeria (a carico dei partecipanti).

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.