«Il nuovo ospedale della Sibaritide sarà pronto entro il prossimo anno»
L’impegno del Governatore Occhiuto che, intervenendo al Festival delle Serre di Cerisano, ha riaperto la grande questione sanità annunciando l’ultimazione del cantiere di Insiti. Legata al nuovo ospedale, però, c’è un’altra questione: le strade
CORIGLIANO-ROSSANO - «Sui cantieri dei nuovi ospedali l’accelerazione è evidente. L’anno prossimo sarà pronto quello della Sibaritide». Sono le parole del Governatore della Calabria e commissario ad acta alla sanità, Roberto Occhiuto, intervenuto ieri pomeriggio (9 settembre) a Cerisano nel contesto del Festival delle Serre.
In questa occasione il presidente della Regione ha parlato proprio della nuova struttura di Insiti, a Corigliano-Rossano, portandola come emblema di quel cambio di rotta che la Calabria ha fatto negli ultimi mesi nel complesso sistema di riaffermazione e riconoscimento del diritto alla salute ai cittadini calabresi.
«Negli anni passati – ha ricordato Occhiuto – siamo arrivati ad avere 42 ospedali». Il riferimento è alle tante strutture che ad inizio del decennio scorso erano operative sul territorio regionale. «Avere un ospedale – ha aggiunto il Governatore - era quasi un segno di virilità per il politico di turno rappresentante del suo territorio. Quando in parte sono stati dismessi si è commesso l’errore di non riconvertirli in ambulatori, case della salute, assistenza di prossimità». Sono stati chiusi e basta «per cui i cittadini alla ricerca di servizi di cura e prevenzione hanno ingolfato gli ospedali rimasti operativi dove il personale è sottoposto a turni massacranti».
Difficile capire, dunque, se i nuovi ospedali saranno strutture inglobanti e accorpanti per i territori in cui sorgono o se avranno un ruolo apicale e di coordinamento degli altri ospedali territoriali.
Insomma, saranno ospedali nuovi o ospedali unici? Questo lo sapremo quando – a tempo debito - sarà approntato il Piano sanitario regionale. Prima, però, sarà opportuno e imprescindibile chiudere i cantieri dei nuovi nosocomi.
Ad Insiti si continua a lavorare incessantemente. Proprio due giorni fa siamo tornati sull’area in cui sta sorgendo la nuova sede sanitaria della Sibaritide registrando l’avanzamento rapido delle opere infrastrutturali. Le parole di Occhiuto, quindi, non fanno altro che rafforzare la speranza e le aspettative che l’ospedale di Corigliano-Rossano possa diventare presto una realtà dopo decenni di promesse e pose di prime pietre.
Nella Calabria del nord-est sanità fa doppia rima con mobilità
Ovviamente la questione sanità, soprattutto nella Calabria del nord-est, fa doppia rima con mobilità. Con la nascita – ormai prossima per come confermato da Occhiuto – del nosocomio di Insiti, ci sarà bisogno di collegamenti di terra rapidi e veloci lungo la costa e di un sistema di intervento sanitario aviotrasportato per raggiungere i centri dell’entroterra (Sila greca su tutte). Altrimenti il nuovo ospedale sarà una struttura isolata dal mondo, persino dalla stessa Corigliano-Rossano (attualmente le strade per raggiungere il sito rallentano notevolmente i tempi di intervento).
Un’esigenza su tutte sarà quella di realizzare la nuova bretella autostradale Sibari-Corigliano-Rossano (che passerebbe a 150 metri dal nuovo ospedale con uno svincolo dedicato) e procedere più velocemente possibile verso l’ammodernamento della Statale 106 tra Rossano e Cariati. Al momento sulla nuova tratta a sud di Sibari, in raccordo con il costruendo terzo Megalotto, verso la terza città della Calabria non si muove più nulla. Dopo l’opportunità (sfumata?) di poter procedere alla realizzazione dei 25km di tratta sfruttando i privilegi del commissariamento dell’opera e dopo le infinite polemiche divampate durante lo scorso inverno, sul progetto è piombato il silenzio totale.