14 ore fa:La Rossanese rialza la testa: 3-1 contro la Gioiese e crisi alle spalle
17 ore fa:Amendolara: nasce il servizio di telecardiologia grazie alla Pro Loco
20 ore fa:Risolta la vicenda del fermo pesca 2022: giustizia per la marineria di Schiavonea
14 ore fa:Corigliano-Rossano, ancora niente vittoria: l’Academy Montalto passa allo “Stefano Rizzo”
19 ore fa:Schiavonea, il cavalcavia sulla SS106 resta un punto critico: dopo i lavori, tornano i segni di cedimento
9 ore fa:Corigliano torna al successo: battuta la Virtus Acri 2-1 davanti a 1.500 spettatori
14 ore fa:Ferrovia jonica, tra plinti, cantieri aperti e betoniere mobili: ecco cosa sta accadendo sulla linea
18 ore fa:Caserma dei Carabinieri, dura replica della Minoranza: «È un bluff»
18 ore fa:Addio a Damiano Costa, cuore biancazzurro di Schiavonea
19 ore fa:Fullone racconta la prigionia a Ketziot: «Trattati come materiale biologico»

Natuzza Evolo, a Paravati giungono i devoti della donna il cui ricordo è ancora vivo

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Paravati di Mileto sta già accogliendo i primi visitatori e pellegrini giunti nel piccolo paese calabrese, in onore di Natuzza, al secolo Fortunata Evolo. Il 6 agosto si terrà la dedicazione della chiesa della Villa della Gioia al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, una celebrazione a cui la donna calabrese, su cui è in corso un processo di beatificazione, fautrice di miracoli a detta di molti fedeli, teneva moltissimo.

Conosciuta ai più come Natuzza, donna esile e semplice ma devota alla figura di Gesù Cristo, ebbe la sua prima visione della Madonna nel lontano 17 gennaio del 1944, in cui le fu rivelato che nel futuro sarebbe sorta una casa di accoglienza per le persone sofferenti e una chiesa intitolata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime.

Dal 1986 la donna iniziò a reperire fondi per dar vita alla struttura coinvolgendo i fedeli e tutti gli abitanti di Paravati. Nonostante la sua morte avvenuta il 1° novembre del 2009, i lavori per l’edificazione delle strutture sono proseguiti grazie all’impegno della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”.

Un’infanzia difficile quella di Natuzza, nata nel 1924 e, ad un mese dalla nascita, abbandonata dal padre emigrato in Argentina a cercar fortuna e mai più ritornato in Calabria. Le prime visioni mariane e di Gesù Bambino che gioca insieme a lei le ha già dall’età di 5-6 anni. Quando riceve il sacramento della Prima Comunione è soggetta ai primi fenomeni fisici dalla forte connotazione mistico-spirituale, la bocca le si riempie di sangue. Ancora nel 1940 la giovane donna riceverà il sacramento della Cresima e avverte un brivido profondo in tutto il corpo, sulla sua camicia si era infatti disegnata una grande croce di sangue.

Sarà soggetta a visite psichiatriche e anche ad un atteggiamento di forte diffidenza da parte della Chiesa, ma Natuzza continua in modo umile e semplice a vivere la sua vita, sposandosi e mettendo al mondo 5 figli.

Ciò non cambierà quello che per la scienza è un fenomeno ancora da capire e da spiegare appieno, mentre per lei sarà prassi. Infatti durante ogni Settimana Santa, la donna vivrà fisicamente la Passione di Cristo cadendo in uno stato di estasi, mentre le stimmate si trasformano a contatto con bende e fazzoletti, in testi di preghiere in lingue diverse, da puntualizzare che Natuzza era completamente analfabeta, ostie ed ostensori, corone di spine e cuori.

La donna durante la sua umile e semplice vita ha ricevuto e dato conforto a migliaia di pellegrini. Resta famosa la frase in cui affermava, poco prima di morire: «Quando sarò dall’altra parte farò più rumore».

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive