Liquirizia Amarelli, il Museo citato dalla prestigiosa rivista del gruppo Condé Nast
Il Cafè Museum della famosa Fabbrica citata come esperienza da non perdere questa estate, tra le proposte di lacucinaitaliana.it, piena soddisfazione espressa dal Presidente del Museo, Pina Amarelli
CORIGLIANO–ROSSANO – Musei del cibo, c’è anche Corigliano-Rossano con l’unico museo al mondo dedicato alla liquirizia, tra le esperienze da non perdersi questa estate proposte da lacucinaitaliana.it, la prestigiosa rivista del gruppo Condé Nast che, attraverso foto, video, consigli, tutorial e notizie racconta la passione per la qualità, le eccellenze dell’agroalimentare e la cultura italiana e mediterranea a tavola.
«Siamo molto orgogliosi – esprime soddisfazione per l’attenzione, Pina Amarelli, cavaliere del lavoro e Presidente del Museo Giorgio Amarelli - di rappresentare l'identità territoriale calabrese e di essere stati inseriti in un paniere prestigioso di prodotti che contribuiscono ad esportare nel mondo il Made in Italy. Continuiamo a fare della liquirizia – conclude - un prodotto dalla storia millenaria di cui si rinnova e innova la storia e la tradizione.
Insieme al Museo della Liquirizia tra le proposte al viaggi-attore per questa estate ci sono anche il Museo della piadina, il pane nazionale dei romagnoli, aperto a fine giugno a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini; il Museo del Sale a Cervia, in provincia di Ravenna; il museo dei Confetti Pelino, dedicato all’antica arte della confetteria di Sulmona, in provincia dell’Aquila; fino al Museo di Soragna, dedicato al Parmigiano Reggiano.
«A Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza – si legge nell’articolo - si può toccare con mano, ascoltare e vivere la storia della liquirizia Amarelli, fra incisioni, documenti, libri, foto d'epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti quotidiani e bellissimi abiti antichi. È anche il museo della vita di quella famiglia che ha saputo valorizzare i rami sotterranei delle piante di liquirizia che crescono spontanee sulla costa ionica. Le assistenti museali – prosegue il servizio - guidano i visitatori alla scoperta dei segreti del processo produttivo della liquirizia, fra covoni di radice pronta per essere lavorata, impianti moderni per l'estrazione, antichi cuocitori con la pasta nera di liquirizia e trafile in bronzo che le danno forma e spessore. Alla fine del percorso, si può finalmente assaggiare la liquirizia, nelle sue forme e nei diversi gusti, nel Liquorice Shop e nel Museum Cafè».
(fonte comunicato stampa)