Emergenza rifiuti, la Regione boccia il piano dell’Ato Cosenza: «Nessuno aumenti i costi di conferimento»
Il commissario Gualtieri, ha deciso: «Nessuno smaltimento di scarti fuori regione». Rivedere i costi e utilizzo dell’impianto di San Giovanni in Fiore: così la spesa per il trattamento della monnezza passa da 321 a 155 euro a tonnellata

CATANZARO – Il piano proposto da Ato Cosenza (e abortito sul nascere) per superare l’emergenza trattando i rifiuti e stoccarli in aree protette e poi abbancarli non si sa dove (in una discarica regionale che non c’è o fuori regione) è stato bocciato dal commissario regionale dell’Autorità dei rifitui, Bruno Gualtieri: troppo esoso il costo di trattamento della differenziata e di smaltimento dei rifiuti.
Di fatto Gualtieri con l’ordinanza odierna ha bloccato il piano predisposto dall’Ato Cosenza che avrebbe previsto un raddoppio dei costi di smaltimento portandoli a 321 euro a tonnellata. Una tombola.
«La Regione – annuncia Gualtieri - non spedirà presso impianti extraregionali o extranazionali alcun carico di rifiuti. Tutto verrà smaltito in Calabria».
La decisione del commissario riguardo al territorio della provincia di Cosenza, sarebbe nata ancora una volta dall’incapacità decisoria dello stesso ambito territoriale (Ato). Una paralisi che ha contribuito, in realtà, ad arrivare alla situazione emergenziale in cui si trovano da mesi i comuni del territorio cosentino. Non si decide e la spazzatura resta per strada!
«Oggi – dice ancora Gualtieri in una nota diramata dalla Regione - dopo che l’assemblea dell’Ato Cosenza lo scorso 14 luglio non ha raggiunto il numero legale necessario per l’adozione delle deliberazioni di competente, e considerando l’urgenza di prendere immediati provvedimenti per evitare settimane di emergenza, ho firmato una delibera che riguarda la zona di Cosenza, e i Comuni che fanno parte della relativa Ato».
Cosa prevede la direttiva? «Ho deciso, in linea con le indicazioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di non accogliere le richieste di adeguamento in incremento del costo dello smaltimento degli scarti di trattamento prodotti dall’impianto di Bucita, a Corigliano-Rossano (dagli attuali 260 euro per tonnellata a 300 euro per tonnellata), e dei costi di trattamento per la raccolta differenziata (che arriverebbero a circa 321 euro per tonnellata)».
«Anzi, con il nuovo Piano economico-finanziario, redatto e trasmesso dal Consorzio Valle Crati, utilizzando l’impianto di San Giovanni in Fiore, si passa da una spesa di 321 euro per tonnellata a circa 155 euro per tonnellata, con un notevole risparmio di risorse per i Comuni appartenenti all’Ato di Cosenza, e quindi per tutti i cittadini. L’Ato di Cosenza dovrà, dunque - invece di procedere ad un incremento -, avviare un processo di revisione e adeguamento dei costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani a ribasso in favore dei Comuni della propria Provincia, considerando anche la possibilità di poter utilizzare gli impianti regionali, senza dover spedire gli scarti fuori Regione o all’estero».