I rifiuti saranno impacchettati, infiocchettati e depositati in un parcheggio: la soluzione contro l'emergenza
L'idea di bassoliniana memoria e che aveva caratterizzato la prima grande emergenza calabrese 20 anni fa ritorna in auge: ecoballe di monnezza saranno stoccate in prossimità delle discariche in attesa (chissà quando) di conferimento
CORIGLIANO-ROSSANO – Altra soluzione tampone, la quarta in un anno, per superare l’emergenza rifiuti in atto a Corigliano-Rossano e nella Sibaritide. Si va verso l’attivazione di una filiera lunga che avrà come culmine una serie infinita di “ecoballe” che saranno parcheggiate in un piazzale prima di essere smaltite (chissà quando).
Il giro dei rifiuti dei 38 comuni consorziati nell’Aro della Sibaritide sarà sostanzialmente questo: raccolta, trasferimento nell’impianto di trattamento di Bucita, selezione e ulteriore trasferimento degli scarti inutilizzabili presso l’impianto tecnologico di Calabria Maceri a Rende che a sua volta presserà ed imballerà il rifiuto da discarica e lo trasporterà in un’area antistante la discarica di San Giovanni in Fiore dove rimarrà lì in attesa di essere definitivamente stoccata.
Insomma, si torna indietro di 20 anni, ai tempi della prima grande emergenza rifiuti calabrese quando gli scarti si impacchettavano e venivano depositati nei capannoni.
Certo, si tratta di una soluzione di bassoliniana memoria, oggi quantomai emergenziale con una durata limitatissima nel tempo, considerato che la monnezza non potrà essere depositata sine die in un “parcheggio”. Questo stratagemma, però, dovrebbe consentire ai comuni di trascorrere un’estate “serena” (sempre che le cose procedano senza intoppi) e dovrebbe garantire anche un tempo congruo per definire una volta per tutte le modalità di gestione dei rifiuti. Diversamente a settembre, se non prima, saremo di nuovo punto e a capo.
A partorire questa idea, dicevamo, non nuova sono stati il Commissario dell'Autorità Regionale Rifiuti, Bruno Gualtieri, il direttore dell’ufficio comune dell'ATO Cosenza, Francesco Azzato, e dai sindaci ospitanti gli impianti interessati di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, di Rende Marcello Manna e di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, questi ultimi anche nelle vesti rispettivamente di presidente dell’ATO e di presidente della Provincia di Cosenza.
L'ordinanza provinciale n. 1 della data odierna, che individua nuovi siti di stoccaggio per le eco-balle per altro, non riguarda solo l'impianto di Bucita ma tutti gli impianti di interesse pubblico della Provincia, presso i quali potranno essere autorizzati - in deroga alla legge 152/06 – siti di stoccaggio temporaneo e l'aumento della capacità di trattamento per alcune tipologie di rifiuti.
«Contestualmente - si legge nella nota del Comune di Corigliano-Rossano - stiamo lavorando anche ad una ulteriore soluzione, da attivare in caso di ulteriore emergenza, attraverso l'autorizzazione di un ulteriore sito di stoccaggio temporaneo presso l'impianto di trattamento». In poche parole un piazzale per il parcheggio delle eco-balle anche a Bucita. Sintomatico anche questo che si tratta obbligatoriamente di soluzioni tampone. Viceversa «Servono soluzioni strutturali – dice il sindaco Stasi - ovvero è necessario che la Provincia di Cosenza e l'intera Regione colmino il deficit impiantistico che ci caratterizza da vent'anni. Bisogna smetterla di fare propaganda inutile: serve uno sforzo istituzionale importante e sinergico, che vada oltre i colori politici e che eviti alla nostra splendida terra il profondo imbarazzo a cui – precisa ancora il sindaco Stasi nella sua nota - è sottoposta ormai periodicamente a causa dell'emergenza rifiuti».
In parole povere – piaccia o non piaccia - servono discariche. Una è in procinto di aprire a San Giovanni in Fiore ma probabilmente l’obiettivo finale è quello di avere a servizio dell’aro della Sibaritide un sito più vicino e prossimo (quello di Scala Coeli?).
Ad intervenire sulla questione, inoltre, è stata anche la consigliera regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface, che negli ultimi giorni riguardo alla questione rifiuti aveva innescato un’accesa polemica proprio con il sindaco Stasi. Per la Straface, oggi, con le determinazioni della presidente Succurro (sulla “riprofilatura” delle discariche) e del sindaco di Rende, Marcello manna (riguardo alla disponibilità di Calabria Maceri a trattare gli scarti) arrivano «risposte chiare ed efficaci – dice - destinate ad alleviare l’emergenza vigente ed a risolvere, con la politica del fare, le problematiche delle nostre comunità».