Scarichi fognari sul lungomare di Schiavonea: la denuncia del Movimento del territorio
A parlare è Gianni Corrado: «Penalizzate le tante attività commerciali che investono per dare servizi ai turisti». Chiesto un intervento urgente dell'Amministrazione comunale
CORIGLIANO-ROSSANO - Un "film" che si ripete ogni anno e sempre nel cuore della stagione estive. Il remake è servito anche nel 2022: a Schiavonea gli scarichi fognari finiscono per strada penalizzando le tante attività commerciali che, soprattutto in questo periodo, sperano di poter lavorare di più rispetto al resto dell'anno. A denunciare una situazione a dir poco imbarazzante è Gianni Corrado del Movimento del territorio per Pasqualina Straface. «La frazione di Schiavonea - si legge in una nota dell'attivista - rappresenta per l’intera città di Corigliano Rossano, soprattutto nel periodo estivo, un’importante vetrina per i tanti turisti che ogni anno decidono di trascorrere le vacanze nel nostro territorio. Proprio per questo, negli anni, tantissimi cittadini di Corigliano Rossano e non, hanno deciso di credere in questa realtà e investire in attività commerciali di diverso genere (lidi, bar, ristoranti ecc ecc)». E sarebbero proprio questi commercianti, a sentire Corrado, nelle ultime ore, a lamentare la presenza di acqua di fogna a ridosso delle proprie attività, «subendo - dice - un notevole danno economico a causa della ridotta presenza di cittadini e turisti dovuta all’insopportabile cattivo odore».
«Ritengo - aggiunge ancora l'esponente del Movimento del territorio - che una situazione del genere non possa essere tollerata, la gran parte delle attività sopra citate vive di turismo estivo ed è fondamentale per queste ultime poter svolgere il loro lavoro in piena tranquillità e senza impedimenti sicuramente non dovuti alla loro persona. Invito il Sindaco e l’amministrazione tutta ad intervenire immediatamente affinché tale problema venga risolto, anche al fine di evitare che vengano a crearsi situazioni igienico-sanitarie pericolose per la salute dei cittadini».