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Lo Jonio a sud di capo Trionto continua a erodere la costa: da Mirto a Calopezzati aree inaccessibili - VIDEO

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MIRTO (CROSIA) - Il mare nelle case. Da Mirto a Calopezzati nel tratto di costa di Baia di Borea, a sud di Capo Trionto, lo Jonio continua ad erodere l'arenile a causa di un fenomeno sicuramente naturale ma che probabilmente non esula da responsabilità l'uomo ed alcune delle sue infrastrutture realizzate negli anni lungo la costa.

Nei mesi scorsi abbiamo analizzato l'importante fenomeno erosivo lungo la costa sud di Fiumarella, a marina di Calopezzati, dove l'avanzata del mare in appena 30 anni ha cancellato quasi 80 metri di spiaggia (ne abbiamo parlato qui). Oggi il fenomeno sembra farsi sempre più serio anche nell'area più a nord, proprio a ridosso della foce del Trionto, in località Pantano, a cavallo tra i comuni di Corigliano-Rossano e Crosia dove le mareggiate di quest'inverno e non ultima quella che ha colpito la costa nelle ultime ore, hanno accentuato di molto il problema. Le acque dello Jonio sono arrivate a lambire le abitazioni (molte di queste residenze estive) e a spazzare via persino la strada di accesso all'area realizzata a ridosso della scogliera. 

Il problema è di quelli impellenti e rischia di avere evoluzioni repentine e senza sosta. Purtroppo le leggi in materia non permettono interventi in somma urgenza di Protezione Civile ma solo programmazione ordinaria. Che pure c'è e presto dovrebbe consentire l'apertura dei cantieri per il ripascimento della costa. E questo, nel caso specifico di località Pantano, grazie ad un progetto pianificato dagli uffici comunali di Crosia su indicazione dell'Amministrazione comunale a guida Russo che di recente è stato finanziato dalla Regione Calabria. I lavori, da quanto se ne sa, dovrebbero iniziare a settembre con l'obiettivo di risolvere definitivamente il problema dell'erosione costiera. Così, come del resto, a metà del decennio scorso, venne fatto in località Centofontane, sempre nel comune di Crosia, consentendo alla nota e rinomata località turistica di riappropriarsi di una spiaggia che stava sparendo.

L'impossibilità di accedere alle case

Nel frattempo, però, a Pantano esiste ed è reale un problema, quello dell'accesso alle abitazioni residenziali estive che non sono più raggiungibili a causa della degradazione della strada e la successiva (e doverosa) chiusura della strada da parte delle autorità. Questo ha generato non pochi problemi ai residenti che, a questo punto, per vedersi garantito il diritto di accesso alle loro case hanno scritto al Prefetto di Cosenza, affinché intervenga per risolvere e superare il problema. 

«Siamo proprietari di immobili siti in località Pantano- si legge nella missiva che il comitato Erosione Costiera via delle Magnolie ha scritto al Prefetto e per conoscenza al sindaco e alla stazione dei carabinieri di Crosia, annunciando anche azioni legali -  e chiediamo un urgentissimo intervento di messa in sicurezza della zona prospiciente le nostre abitazioni gravemente pregiudicate dall’erosione marina che, allo stato, in mancanza dell’auspicato intervento, impedisce l’accesso alle abitazioni in sicurezza di molte famiglie con gravi pericoli alla nostra incolumità e/o di terzi». 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.