Crisi dei trasporti automobilistici interregionali: i sindacati incontrano le istituzioni
«Primi segnali di apertura nella vertenza relativa alla crisi: emerge uno sforzo comune per scongiurare il possibile licenziamento di 129 lavoratori dipendenti»
COSENZA - «Primi segnali di apertura nella vertenza relativa alla crisi nel settore dei trasporti automobilistici per media e lunga percorrenza su linee interregionali nella provincia di Cosenza, rilevati nel corso della discussione del “tavolo ministeriale” tenuto in videoconferenza fra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Calabria, rappresentanti delle aziende e delle parti datoriali e sindacato unitario dei lavoratori composto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa Cisal».
È quanto scrivono Michele Tempo – Filt Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno e Gianni Angotti – Filt Cgil Cosenza.
«Nel corso della serrata discussione si è espresso uno sforzo comune per scongiurare il possibile licenziamento di 129 lavoratori dipendenti di alta e qualificata professionalità fino ad oggi impegnati nel settore, sostenere la sopravvivenza di un sistema imprenditoriale di eccellenza nel territorio e per poter continuare a garantire il diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi, in una Regione a forte deficit strutturale e d infrastrutturale nel settore dei trasporti».
«Si converge complessivamente verso la ricerca dell'applicabilità di adeguate misure, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, in termini temporalmente congrui a rendere possibili il mantenimento dei livelli occupazionali e dei servizi da parte delle aziende per i cittadini-utenti. La raccomandazione da parte del Ministero alle aziende è di non dare seguito ad azioni irreversibili nei confronti delle maestranze con i licenziamenti collettivi, per quanto stiano giungendo al loro termine le procedure avviate, in previsione di sollecite possibili soluzioni della vertenza che potranno essere proposte a breve con la riconvocazione del “tavolo ministeriale” da parte dello stesso Ministero. Quindi “bocce ferme” in attesa di un possibile positivo responso da parte ministeriale».
«Da parte sindacale resta altissima l'attenzione per continuare a sollecitare e proporre ogni utile azione che possa tutelare i livelli occupazionali ed il “lavoro”, la consistenza del sistema imprenditoriale territoriale ed il diritto alla mobilità per tutti i cittadini calabresi, affinché possa essere garantito dal vigente impianto normativo e costituzionale allo stesso modo di tutti gli altri cittadini del nostro Paese».