Riapertura ospedale Cariati, ieri sopralluogo tecnico dell'Asp ma il vero enigma è il personale
Sempre più vicina la riapertura del presidio che per il momento sarà destinato alla cura dei degenti Covid. Il commissario La Regina insieme al dirigente Capristo ieri è stato in visita nella struttura: «Questa ci sembra davvero la volta buona»
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CARIATI - «Penso proprio che questa sia la volta buona». Poche e semplici parole quelle pronunciate dal Commissario dell'Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, al termine del sopralluogo tecnico nel nosocomio di Cariati effettuato ieri mattina. Una visita che dovrebbe aprire la strada, ormai definitiva, verso la riapertura del nosocomio del "Vittorio Cosentino", pronto ad essere convertito in questa prima fase di Covid Hospital per la cura dei pazienti affetti da Sars-Cov-2.
Ad accompagnare il commissario La Regina anche il direttore dell'unità operativa complessa della Gestione tecnico-patrimoniale dell'Azienda sanitaria, Antonio Capristo, che già a partire da domani ha programmato una serie di interventi volti a "preparare" al meglio la struttura per ospitare i malati (piccoli interventi strutturali e la gestione logistica delle attrezzature medico-sanitarie). Insomma, si alimenta una concreta speranza che il nosocomio cariatese a 12 anni dalla chiusura possa ritornare a vivere e a erogare servizi. Del resto, anche su questo è stato chiarissimo il governatore Roberto Occhiuto, che ha rinnovato la ferma volontà da parte della Regione di restituire al territorio un ospedale essenziale nelle dinamiche sanitarie della Calabria del nord est.
Tutto bene ma resta un grande, fondato e arrovellante dilemma: quale sarà il personale che sarà impiegato nella struttura sanitaria, già a partire da questa prima fase covid? Sappiamo per certo che al momento le uniche professionali che potrebbero essere subito pronte da assumere sono gli operatorio socio-sanitari, disponibili anche da graduatorie di altre Asp regionali. Se si avviasse un concorso in tempi rapidissimi potrebbero essere assunti anche nuovi infermieri. Ma i medici? C'è una penuria di figure professionali che interessa tutta Italia e la Calabria, ricordiamo, quando è stato il tempo di assumere (nei mesi scorsi) è rimasta a guardare. Ed è questo il vero grande problema, perché senza medici sarà difficile aprire una nuova struttura sanitaria o ospedaliera.
Intanto, però, è giusto nutrire ottimismo. Ed è quello che stanno facendo i comitati civici per la riapertura del "Vittorio Cosentino" che sono in trincea da oltre un decennio. E che oggi vedono uno spiraglio di luce verso la conclusione della loro vertenza.
«Accogliamo positivamente la visita del Commissario Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, all'ospedale "Vittorio Cosentino" di Cariati» scrivono. «Si tratta di un nuovo, chiaro segnale che sta proseguendo nella giusta direzione della riapertura del nostro ospedale».
I Comitati fanno leva sui quanto dichiarato dall'Unità di Crisi regionale che per l'assistenza di pazienti Covid a bassa intensità ha previsto di attivare 20 posti letto in area medica nel presidio di Cariati. «Dovrebbero essere attivati in tempi strettissimi con le necessarie attrezzature e grazie al personale che sarà reso disponibile da strutture Asp».
«Questo è quanto andava fatto - scrivono dal Comitato - e che noi stiamo sollecitando da un anno, rimanendo inascoltati. Il nostro rammarico è per il tempo perso, ma ora finalmente è arrivata la risposta, anche se parziale, alla pandemia, che in questo territorio dilaga in misura di gran lunga maggiore rispetto alle precedenti ondate».
«Ci sono voluti ben undici anni, e l'inefficacia del piano Covid sull'ospedale di Rossano, per capire che la struttura ospedaliera di Cariati è funzionale a questa e a tante altre risposte che il nostro territorio, sempre più affamato di sanità, sta aspettando».
«Il momento, ne siamo convinti, è favorevole all'obiettivo che ci siamo dati dal novembre 2020, quando abbiamo occupato simbolicamente il "Vittorio Cosentino": l'inserimento del nostro presidio sanitario nella rete ospedaliera per acuti, come ospedale di zona disagiata, con l'attivazione dei servizi di emergenza-urgenza, che potranno finalmente salvare vite umane».
«Restiamo in vigile attesa - concludono - sperando di non dover affrontare ulteriori delusioni o qualche "colpo di coda" che possa annullare i risultati finora ottenuti. Ci aspettiamo che il Presidente della Regione, nonché Commissario Occhiuto mantenga i suoi impegni, che dovranno essere confermati entro il prossimo mese di Marzo, con il giusto inserimento dell'Ospedale di Cariati nel Piano operativo regionale».