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Covid Co-Ro, laboratorio tamponi in tilt: in ospedale è il caos totale

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CORIGLIANO-ROSSANO - L'emergenza nell'emergenza scandita dalla ormai solita e colpevole disorganizzazione violenta che impera nella sanità ionica. Non bastava che si fosse giunti alla quarta ondata Covid ancora una volta impreparati e con una marea di disagi e disservizi ai quali bisognava dare risposte prima, ora le criticità aumentano: a causa della precarietà di tutto il sistema sanitario.

Appena stamattina raccontavamo della carenza di personale all'interno del Pronto soccorso del "Giannettasio" di Corigliano-Rossano che non garantisce le migliori prestazioni all'utenza, nel pomeriggio è giunta notizia di un altro "guaio" interno al  nosocomio bizantino. Si è rotta la macchina che processa i tamponi. Sembra un ever-green, un amarcord da 365 giorni fa. Eppure è vero. Ridicolo e surreale ma vero. Come un anno fa quando raccontavamo di una rottura che avveniva un giorno sì e l'altro pure. Cosa è cambiato? Nulla solo che i casi acclarati e da acclarare, oggi rispetto a ieri, sono più del doppio. E i tempi di attesa causati dall'avaria di una strumentazione si triplicano.

È così che - ci raccontano alcuni sanitari interni alla struttura ospedaliera - in questo momento in Pronto soccorso ci sarebbero ben 14 persone in attesa dell'esito di un tampone molecolare per poter aver accesso ai ricoveri nei reparti (dove non si entra senza un certificato di negatività), i test rapidi sono anche loro terminati e poi, da qualche ora, hanno iniziato a far sentire le loro rimostranze, sempre in ospedale, i familiari dei quarantenati. Coloro che, aspettano l'esito del tampone molecolare per capire se si è chiuso il loro ciclo di positività al Covid prima di poter ritornare in società.

È una davvero una situazione paradossale e surreale per la quale, però, nessuno dice nulla. Tutte bocche cucite. In attesa di un'insurrezione istituzionale che - in questo caso - tarda ad arrivare.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.