Covid Co-Ro, laboratorio tamponi in tilt: in ospedale è il caos totale
Attese lunghe giorni: da un lato gli utenti con patologie che necessitano di essere ricoverati, dall'altro i quarantenati che attendono l'esito della loro negatività. Tutto il disagio confluisce nel Pronto soccorso del "Giannettasio"
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CORIGLIANO-ROSSANO - L'emergenza nell'emergenza scandita dalla ormai solita e colpevole disorganizzazione violenta che impera nella sanità ionica. Non bastava che si fosse giunti alla quarta ondata Covid ancora una volta impreparati e con una marea di disagi e disservizi ai quali bisognava dare risposte prima, ora le criticità aumentano: a causa della precarietà di tutto il sistema sanitario.
Appena stamattina raccontavamo della carenza di personale all'interno del Pronto soccorso del "Giannettasio" di Corigliano-Rossano che non garantisce le migliori prestazioni all'utenza, nel pomeriggio è giunta notizia di un altro "guaio" interno al nosocomio bizantino. Si è rotta la macchina che processa i tamponi. Sembra un ever-green, un amarcord da 365 giorni fa. Eppure è vero. Ridicolo e surreale ma vero. Come un anno fa quando raccontavamo di una rottura che avveniva un giorno sì e l'altro pure. Cosa è cambiato? Nulla solo che i casi acclarati e da acclarare, oggi rispetto a ieri, sono più del doppio. E i tempi di attesa causati dall'avaria di una strumentazione si triplicano.
È così che - ci raccontano alcuni sanitari interni alla struttura ospedaliera - in questo momento in Pronto soccorso ci sarebbero ben 14 persone in attesa dell'esito di un tampone molecolare per poter aver accesso ai ricoveri nei reparti (dove non si entra senza un certificato di negatività), i test rapidi sono anche loro terminati e poi, da qualche ora, hanno iniziato a far sentire le loro rimostranze, sempre in ospedale, i familiari dei quarantenati. Coloro che, aspettano l'esito del tampone molecolare per capire se si è chiuso il loro ciclo di positività al Covid prima di poter ritornare in società.
È una davvero una situazione paradossale e surreale per la quale, però, nessuno dice nulla. Tutte bocche cucite. In attesa di un'insurrezione istituzionale che - in questo caso - tarda ad arrivare.