Fondo Concilia per Disabili, l'ombra dei tagli oscura una buona notizia
Mentre la Regione Calabria annuncia con entusiasmo un sostegno economico per le famiglie con disabili, il Movimento Italiano Disabili avverte: i recenti tagli nazionali rischiano di vanificare l'iniziativa

COSENZA - Una boccata d'ossigeno, almeno sulla carta, per le famiglie calabresi che quotidianamente affrontano le sfide legate alla disabilità. L'Assessore Regionale Capponi ha annunciato l'apertura delle iscrizioni al programma "Concilia", un'iniziativa che prevede un finanziamento di 250 euro mensili, erogati tramite voucher, per l'acquisto di servizi di assistenza dedicati a persone con disabilità di qualsiasi età. Il contributo annuale massimo raggiungerà i 3.000 euro, e le domande potranno essere presentate a partire dal 16 giugno attraverso un'apposita piattaforma online.
Tuttavia, l'entusiasmo per questa misura si scontra con una dura realtà, come sottolinea con forza il Movimento Italiano Disabili (MID) in una nota a firma del Segretario Regionale Vincenzo Caravona. L'associazione, che si definisce indipendente dalla politica e dai partiti, pur prendendo atto positivamente dell'iniziativa regionale, non esita a ricordare il «silenzio generale» che ha accompagnato i recenti tagli alle agevolazioni fiscali a livello nazionale.
Secondo il MID, l'ultima legge di bilancio ha inferto un duro colpo a quelle misure che per molte famiglie fragili rappresentavano un sostegno vitale. La modifica di una riga del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) avrebbe escluso una parte significativa di contribuenti, proprio quelli con familiari disabili a carico, da diverse agevolazioni precedentemente in vigore.
La nota del MID elenca con precisione i tagli subiti: dalle detrazioni forfettarie legate al numero dei componenti del nucleo familiare alle detrazioni per spese sanitarie cruciali come l'acquisto di ausili e veicoli adattati (e non), passando per l'IVA agevolata sugli stessi beni, sui sussidi tecnici e informatici.
Di fronte a questa scure nazionale, l'iniziativa regionale, pur lodevole, rischia di apparire insufficiente. «Dovete consentirci come associazione di tutela indipendente dalla politica e dai Partiti che queste corone di alloro, se andiamo ad analizzare i tagli, non le merita nessuno degli attori in scena anche perché i contentino non ci servono», conclude amaramente il Segretario Caravona, evidenziando il rischio che il fondo "Concilia" si traduca in un mero palliativo di fronte alla portata dei tagli subiti a livello nazionale.