Trebisacce, Aurelio sugli aumenti Tari: «Occorre una visione politica responsabile, vicina ai cittadini»
Il Consigliere Comunale di Minoranza: «Come amministratori, siamo chiamati non solo ad approvare tariffe, ma a costruire anche strumenti capaci di renderle sostenibili, eque e coerenti con le esigenze della comunità»

TREBISACCE - Nel corso del Consiglio Comunale del 30 giugno si è discusso e deliberato l’aumento delle tariffe Tari per l’anno 2025, un tema che coinvolge direttamente la vita dei cittadini e che impone una riflessione che travalica l’ambito tecnico, per investire direttamente le scelte politiche.
«Sin dall’inizio del mandato – afferma il Consigliere Comunale di Minoranza Antonio Aurelio – ho ritenuto doveroso affrontare con serietà il tema della sostenibilità tariffaria, proponendo strumenti concreti per contenerne l’impatto sulle famiglie e sulle attività economiche. Tra questi, la proposta di istituire un fondo di bilancio vincolato, alimentato dalle somme recuperate attraverso l’attività di contrasto all’evasione fiscale, rappresentava una misura concreta, sostenibile e orientata alla tutela delle fasce più esposte. Rinunciare a tale opportunità ha significato, per l’intera comunità, perdere un possibile argine agli aumenti tariffari deliberati per il 2025, in un momento in cui sarebbe stato auspicabile adottare misure di mitigazione e giustizia sociale».
Dal 2023 al 2025, la tariffa TARI nel Comune di Trebisacce ha registrato un aumento complessivo pari al 33,7%, passando da 1.373.796 euro a 1.836.784 euro. Si tratta di una crescita significativa, formalmente deliberata, che incide in modo diretto sulle famiglie e sulle attività produttive locali, in un contesto in cui non risultano ancora attivate misure compensative né interventi strutturali in grado di contenere l’impatto economico della tariffa. Tale aumento non è riconducibile a decisioni arbitrarie della Regione Calabria, ma all’applicazione del metodo tariffario Arera che impone un conguaglio a consuntivo in caso di scostamento tra quantità di rifiuti previste e rifiuti effettivamente conferiti. Nel 2023, e soprattutto nel 2024, il Comune di Trebisacce ha prodotto e conferito più rifiuti del previsto, come comunicato ufficialmente da ARRICAL. Va tuttavia riconosciuto che, pur a fronte di tale incremento, la Regione Calabria – per il tramite di ARRICAL – ha contenuto i costi consuntivi, riducendo l’impatto economico complessivo a carico dell’ente.
«È evidente – prosegue Aurelio – che, in assenza di una struttura capace di garantire risultati stabili e virtuosi in termini di separazione dei materiali, i costi lievitano, ricadendo inevitabilmente sulle utenze domestiche e non domestiche.»
A ciò si aggiungono problematiche collaterali che aggravano ulteriormente il quadro complessivo: tra queste, l’assenza totale di un sistema di videosorveglianza funzionante, indispensabile per il controllo del territorio e per il contrasto all’abbandono indiscriminato dei rifiuti. «Una gestione ambientale efficace non può prescindere da un sistema di controllo del territorio realmente attivo e operativo. Ad oggi, tuttavia, il Comune di Trebisacce è privo non solo di una rete capillare, ma persino di impianti concretamente funzionanti. Un vuoto tecnologico che mina alla radice qualsiasi azione repressiva e dissuasiva, con effetti tangibili sull’ambiente e sulle casse comunali. Le spese sostenute per le raccolte straordinarie e gli interventi speciali, resisi necessari per far fronte a comportamenti illeciti e incivili, sono state infatti di grande entità e hanno gravato interamente sui cittadini.» Quanto alla gestione amministrativa, il consigliere si limita a un’osservazione asciutta: «Dopo un anno di proroga del contratto in essere, il ritiro in autotutela del bando di gara – pur seguito da una successiva ripubblicazione – rappresenta una parentesi amministrativa che, con tutta evidenza, si sarebbe potuta e dovuta evitare».
A margine della riflessione, Antonio Aurelio ribadisce la natura della propria azione politica. «Non ho mai assunto posizioni pregiudiziali né espresso opposizioni di principio. Ogni intervento, anche critico, è sempre ispirato da un profondo rispetto per il ruolo istituzionale ricoperto e da un costante ascolto delle istanze provenienti dal territorio. La mia è un’opposizione seria, coerente e fondata su proposte puntuali e verificabili».
In un tempo in cui la politica rischia spesso di indulgere alla superficialità o alla sterile polemica, Aurelio rivendica la forza della misura, della competenza e della progettualità: «Essere dalla parte dei cittadini significa anche farsi carico delle difficoltà che incontrano nel quotidiano, chiedendo conto, con garbo ma con fermezza, di scelte che incidono concretamente sulla loro vita. Per questo continuerò a esercitare con rigore e spirito di servizio il mio ruolo, affinché il diritto a servizi pubblici efficienti e a tariffe eque non rimanga un auspicio, ma trovi reale attuazione. Come amministratori, siamo chiamati non solo ad approvare tariffe, ma a costruire anche strumenti capaci di renderle sostenibili, eque e coerenti con le esigenze della comunità».