Per la CGIL l'ospedale di Castrovillari è un disastro annunciato
Parola d'ordine, intervenire subito
Un nuovo appello per l'ospedale di Castrovillari arriva da Giuseppe Guido, Vincenzo Casciaro e Franco Spinola, rispettivamente segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno, segretario generale Funzione Pubblica CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e segretario generale SPI CGIL Pollino Sibaritide Tirreno.
Si tratta di un disastro annunciato per i sindacati territoriali che invitano ad un urgente intervento poiché è di queste ore la decisione del direttore sanitario dello spoke, Raffaele Cirone, di fermare tutte le attività chirurgiche programmate a partire dal 15 aprile, salvaguardando solo le attività della chirurgia d’urgenza.
Una scelta dovuta all'ormai sempre più scarso numero di personale tra medici, infermieri ed oss, condizione chiaramenre insostenibile.
"A nulla sono valsi i continui appelli delle OO.SS territoriali - continuano dal sindacato - rivolti all’ASP di Cosenza ed al Commissario Straordinario, anche attraverso manifestazioni pubbliche, a cui si sono associate le istituzioni locali ed il mondo dell’associazionismo, per un intervento organico e strutturale sull’Ospedale del Pollino al fine di tirarlo fuori dallo stato “comatoso” in cui oggi versa nell’oramai palese disinteresse generale".
Riguardo poi ai numeri spaventosi del personale del nosocomio castrovillarese, i sindacati fanno sapere che si tratta di una "riduzione del personale di sala operatoria a sole 7 unità, essendo venute meno le complessive 10 unità infermieristiche necessarie a garantire una seduta giornaliera di interventi programmati".
Ma per la CGIL "i guai non vengono mai da soli, poiché accanto allo svuotamento di ruoli e funzioni, che purtroppo sta colpendo il polo ospedaliero di Castrovillari, CGIL, FP e SPI comprensoriali denunciano anche il ridotto ruolo della Medicina del Territorio, i cui compiti di prevenzione e di assistenza risentono fortemente della carenza di personale e della mancata riorganizzazione delle strutture, così come previsto dai vari piani regionali (dove sono le case della salute?).
Il risultato è un allungamento insostenibile delle liste d’attesa, la rinuncia ai controlli ed alle cure per i malati cronici, soprattutto anziani e dipendenti dalle strutture territoriali, anche bisognosi di assistenza sanitaria domiciliare".
La CGIL si dice quindi costretta a denunciare, ancora una volta, un fatto grave ossia "che ai cittadini del Pollino e dell’Esaro, ormai, non è più garantito il diritto alla salute".
I sindacati chiedono dunque al commissario dell'Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, di intervenire sull’Ospedale “Ferrari” di Castrovillari, di provvedere, "con la massima urgenza, a colmare con nuove assunzioni di personale i vuoti che si sono determinati, utilizzando tutte le risorse previste per le nuove assunzioni e di avviare una fase di confronto sulle complessive problematiche che la fase pandemica ha ulteriormente aggravato e che riguardano la sanità nel territorio del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno. In assenza di segnali concreti e di ulteriori silenzi da parte dell’ASP di Cosenza e delle istituzioni locali a cui è demandata la tutela della salute dei comuni amministrati, nonostante le difficoltà poste dal Covid19, attiveremo tutte le iniziative necessarie a garantire il diritto alla salute dei lavoratori, dei pensionati e dell’intera popolazione del territorio".