Effetti del Covid: hanno bitumato l'ingresso dell'ospedale "Giannettasio"
Sono lavori che rientrano nella fase di potenziamento strutturale del presidio destinato a Polo Covid dove da una settimana sono operativi anche 4 posti letto di terapia intensiva per malati affetti da Sars-Cov-2
CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo anni, forse decenni, nel presidio del "Giannettasio" si uomini e mezzi a lavoro per sistemare le strade interne al nosocomio. Proprio stamattina una ditta specializzata ha completato la realizzazione del nuovo manto bituminoso nell'area antistante all'ingresso principale dello stabilimento ospedaliero di Rossano Scalo.
Effetti del Covid che, in quanto a nuove strumentazioni e investimenti, è stata una vera e propria panacea per la struttura cardine dello spoke di Corigliano-Rossano. Senza dubbio, aver inserito un polo di cura per i malati di Sars-Cov-2 all'interno dello stabile ha concentrato tutta la massa critica del coronavirus all'interno dell'ospedale bizantino ma ha permesso e sta permettendo di effettuare nuovi interventi che rimarranno perenemmente altri che, invece, si spera possano essere mantenuti anche una volta passata l'emergenza pandemica.
Nel frattempo, nel dramma della pandemia, guardandola dal lato positivo, il "Giannettasio" ne ha approfittato per rifarsi il look e rendere così idonei gli ambienti. I lavori allo spazio antistante l'ingresso sono sicuramente utili. Un intervento che servirà a rendere più comodo l'accesso delle ambulanze che trasportano degenti critici nel reparto Covid, attraverso il percorso dedicato al quale si accede proprio da quell'area, ma che permetterà anche il trasferimento dei pazienti con coronavirus dalla degenza sub-intensiva a quella intensiva, in mancanza al momento di un corridoio interno.
Ricordiamo, infatti, che il Polo Covid del "Giannettasio" ha al momento 24 posti di degenza nel nuovo reparto di Pneumologia più 4 posti di terapia intensiva riconvertiti dalla rianimazione. A questo si agginge il laboratorio tamponi, la tac dedicata e il pronto soccorso che di fatto, ormai, tratta solo malati con sintomi da Covid.