Cavalcavia di Toscano, ripartono i lavori e i disagi infiniti sulla Statale 106
Dopo la pausa estiva sono ripresi i lavori di risanamento dell'opera. Code chilometriche e traffico paralizzato lungo la Statale che rimane l'unico collegamento del versante jonico. La domanda resta: perché non lavorare di notte?

CORIGLIANO-ROSSANO – Dopo la pausa estiva sono ripresi i lavori di risanamento del cavalcavia di Toscano, lungo la Statale 106, e con essi si sono riaccese le proteste degli automobilisti. Lo scenario è sempre lo stesso: code interminabili, attese estenuanti, traffico paralizzato lungo quello che è l’unico collegamento possibile tra il nord-est della Calabria e l’intero versante jonico.
Il cantiere, necessario per garantire la sicurezza del viadotto già finito sotto i riflettori lo scorso inverno a causa dei calcinacci piovuti sull’asfalto, continua a produrre effetti collaterali pesantissimi. Ogni giorno migliaia di pendolari, studenti, lavoratori e mezzi pesanti restano imbottigliati in un imbuto senza alternative. Un budello di strada che, complice la carenza cronica di infrastrutture, diventa il punto di rottura di un intero sistema viario.
La domanda, la stessa di luglio, resta inevasa: perché insistere a cantierizzare l’opera in pieno giorno? In altre regioni italiane ed europee si privilegiano i lavori notturni, proprio per ridurre i disagi all’utenza e garantire allo stesso tempo la sicurezza degli operai. Qui, invece, si continua a scegliere la strada più comoda per la macchina burocratica ma più gravosa per i cittadini.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ore perse in fila, clacson che rimbombano, nervi tesi. Una Calabria costretta a convivere con l’ennesimo paradosso: mettere in sicurezza le proprie infrastrutture diventa un supplizio quotidiano per chi quelle strade deve percorrerle, spesso senza alternative.
Una programmazione diversa – lavori in orari notturni o in periodi di minor traffico – sarebbe possibile? Certamente sì. La vera domanda, allora, è un’altra: chi ha il coraggio di decidere nell’interesse dei cittadini e non solo delle procedure?