Campotenese, preoccupazione crescente per l’ipotesi di un centro d’accoglienza
Il sindaco Donadio: «Morano Calabro non è contraria all’accoglienza, ma va fatta con strumenti adeguati e nei luoghi che dispongono delle condizioni necessarie. Campotenese ha scelto un’altra strada: quella del turismo sostenibile e dell’agroalimentare di qualità»
MORANO CALABRO – Campotenese, considerata da tutti la porta d’ingresso del Parco Nazionale del Pollino e punto di riferimento per il turismo naturalistico e l’agroalimentare di eccellenza, vive giorni di incertezza. Nelle ultime settimane si è diffusa infatti la notizia, ancora non confermata ufficialmente, della possibile apertura di un centro di prima accoglienza per migranti in una delle strutture ricettive della zona.
L’ipotesi - come scrive la giornalista Francesca Bloise - ha subito destato forte preoccupazione tra i residenti e tra gli imprenditori locali che, con fatica e investimenti, hanno contribuito a costruire un modello economico basato sull’ospitalità turistica e sui prodotti del territorio. La comunità teme che un progetto di questo tipo possa compromettere l’immagine e le prospettive di sviluppo dell’altopiano.
Cittadini e operatori economici hanno espresso un netto “no” all’eventuale trasformazione della struttura in centro di accoglienza, motivando la loro contrarietà non per ragioni ideologiche, ma per questioni di opportunità e mancanza di infrastrutture adeguate. Campotenese, infatti, è una località priva di servizi essenziali come presidi sanitari, collegamenti pubblici efficienti e punti di sicurezza, elementi indispensabili per garantire un’accoglienza dignitosa e organizzata.
Per discutere della vicenda, l’amministrazione comunale di Morano Calabro, guidata dal sindaco Mario Donadio, ha incontrato ieri sera la comunità di Campotenese, insieme al rappresentante del Parco del Pollino Vincenzo Ventura. Durante l’assemblea pubblica, il primo cittadino ha chiarito che al momento non è giunta alcuna comunicazione ufficiale dalla Prefettura di Cosenza. Il Comune ha però voluto ribadire la propria vicinanza ai cittadini e agli imprenditori del territorio: «Non sarete lasciati soli – ha assicurato Donadio – continueremo a sostenere la strada che avete intrapreso, quella della valorizzazione turistica e agroalimentare».
Il sindaco ha inoltre annunciato di aver già richiesto un incontro con il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, al quale parteciperà anche il commissario del Parco Nazionale del Pollino, Luigi Lirangi, per ottenere chiarimenti e rappresentare ufficialmente la posizione della comunità.
«Morano Calabro non è contraria all’accoglienza – ha sottolineato Donadio – ma va fatta con strumenti adeguati e nei luoghi che dispongono delle condizioni necessarie. Campotenese ha scelto un’altra strada: quella del turismo sostenibile e dell’agroalimentare di qualità. Non vogliamo che decisioni calate dall’alto compromettano anni di lavoro e sacrifici».
Il primo cittadino ha poi concluso con un messaggio chiaro: «Diciamo no al business dell’accoglienza e allo sfruttamento dell’immigrazione. La nostra terra ha un’altra vocazione e continuerà a difenderla. Seguiremo ogni passo e ogni strategia utile a tutelare il futuro di Campotenese e dei suoi cittadini».